CANOVI, Mutu via se arriva l'offerta
Oggi è il giorno di Inter-Barcellona, gara d'andata valevole per le semifinali della Champions League. I nerazzurri di José Mourinho affrontano il passato, leggasi Zlatan Ibrahimovic, mentre gli spagnoli dovranno fare i conti anche loro con un grande ex, Samuel Eto'o. Partendo da questa sfida e dalla situazione in casa nerazzurra, assieme al famoso agente Dario Canovi analizziamo i temi di questa sfida per poi passare a parlare a tutto campo di mercato.
Che partita si aspetta fra Inter e Barcellona?
"Una bella partita. Il Barcellona gioca un bellissimo calcio, l'Inter ultimamente gioca bene e nei ventidue che andranno in campo ci sono tutti grandi campioni. Penso inoltre che l'Inter abbia grandi possibilità di passare il turno".
Questa sarà la partita decisiva per il futuro di Mourinho?
"La mia sensazione è che, in caso di vittoria, avrà vinto in Italia, in Inghilterra e gli manchi solo la Spagna. In caso di sconfitta, poi, potrebbe esserci comunque un addio perché credo che le interviste sulla negatività del calcio italiano siano un sintomo di questa possibile scelta".
Come si rafforzerà quest'estate l'Inter?
"Si rafforzerà sicuramente perché ha giovani molto bravi in giro e ha già preso questo Coutinho di cui parlano enormemente bene in Brasile".
Thiago Motta non si tocca?
"Bisognerebbe chiederlo all'Inter, ma io sapevo che era un giocatore da grandissima squadra e l'ho sempre detto e pensato. Credo che lui sia poi soddisfatto di quanto successo nell'ultimo anno e mezzo".
Una delle poche panchine solide in Italia è quella della Roma?
"Dopo quello che ha fatto Ranieri quest'anno non credo ci siano dubbi sulla riconferma. Ha dimostrato di essere un grande allenatore e quello che ha fatto nel derby dimostra il suo grande coraggio e il suo grande valore. Sostituire i due beniamini del pubblico romanista a fine primo tempo è stato sicuramente un atto intelligente e coraggioso".
Da uomo di sport cosa pensa del gesto di Totti?
"Bisogna smetterla di pensare che un gesto come quello possa essere criminalizzato. Anche Rocchi, quando ha segnato, ha fatto un segno come per dire non vincete niente, ma ci sta e non mi scandalizzo. Fa parte di quello che è un tifo nei derby e non solo quello di Roma. Se fossi un tifoso laziale certamente mi incavolerei, ma allo stesso modo se fossi romanista. Riportiamo comunque tutto nella giusta misura, non è nulla di trascindentale. E' molto più brutto un calcione e quello che è successo alla fine della partita con Kolarov e altri giocatori laziali. Tagliavento, inoltre, mi sembra sia stato il migliore in campo e non potevano recriminare contro nulla".
Per la Roma la prima cosa da fare sarà riscattare Toni?
"Toni è un giocatore importante per la Roma, ma è anche vero che ha 32 anni. Bisognerà vedere cosa chiede il Bayern e le parole di Beckenbauer, sul fatto che lo vogliano riportare indietro, penso siano volte ad alzare il prezzo. Per un giocatore non più giovanissimo, seppur valido, come Toni penso che la Roma rifletterà parecchio prima di sborsare cifre importanti".
La Roma si deve autofinanziare come la Fiorentina, che ieri ha dovuto fare i conti con la sentenza relativa a Mutu
"Sono convinto che, con un eventuale ricorso, la Fiorentina possa ottenere una diminuzione della pena. Che non ci fossero intenti di doping mi pare chiaro, perciò mi sembra una pena severa. Se riducono a sei mesi penso sia giusto, il fatto di non aver giocato tutto il girone di ritorno mi sembra una sanzione già abbastanza importante".
Secondo lei la Fiorentina lo cederà?
"Non lo so, ma credo che se avrà l'occasione di cederlo ad un prezzo interessante lo farà".
Di Prandelli si parla tanto, lei crede se ne andrà?
"Mi pare che sia Prandelli che Della Valle abbiano detto che si andrà avanti. E' vero che anche il Milan lo scorso anno diceva che Ancelotti non sarebbe andato via, ma dipende da tante cose. Se la Juventus sta dando la caccia a Benitez vuol dire che han perduto le speranze di ingaggiare Prandelli".
Ma la stagione non è stata negativa, specialmente il girone di ritorno?
"La Fiorentina è comunque andata avanti in Champions, è arrivata in semifinale di Coppa Italia e quindi non mi sembra una stagione così negativa. Chiaramente non è andata come gli scorsi anni, ma è vero che lottare su tanti fronti non è facile".
Parlando di Juventus, secondo lei cosa farà?
"Se arriva Benitez non è un allenatore che si accontenta di giocatori qualsiasi. Lui è andato al Liverpool e ha preso giocatori come Torres, perciò se arriverà vorrà dire che la Juventus ha intenzione di entrare pesantemente sul mercato. Che cosa farà esattamente credo sia prematuro da dire, i giocatori si cercano anche in base alle indicazioni e al tipo di allenatore".
Prevede un mercato con tanti cambi di panchina?
"Può darsi. Il Milan sembra destinato a perdere Leonardo, la Juventus cambia sicuro, Cagliari è saltato e l'Udinese cambierà a sua volta".
Il Genoa?
"Su di loro non sono in grado di fare una previsione. Anche quest'anno, tutto sommato, Gasperini ha fatto un signor campionato con gli incidenti che ha avuto e la squadra che aveva a disposizione. Non era certo il Genoa di Milito e Motta".