CANNAVARO, Oggi 200 partite col Napoli
La storia sono loro, da Beppe Bruscolotti a Paolo Cannavaro. Lo storico capitano ed il suo erede. Contro la Fiorentina, Cannavaro taglia il traguardo delle 200 presenze con il Napoli e fino al 2015, data di scadenza del contratto che ha rinnovato a febbraio, avrà tempo per scalare la classifica dei recordman azzurri, dove a quota 511 primeggia Bruscolotti. Quest'ultimo, nell'estate del 1986 decise di cedere la fascia a Diego Armando Maradona, che in cambio gli promise lo scudetto. Il Pibe tenne fede alla parola data, il sogno di Cannavaro è quello di diventare il primo capitano napoletano del Napoli a vincere il tricolore.
Una storia d'amore lunga oltre 15 anni quella tra Paolo ed il Napoli, visto che entrò nel settore giovanile azzurro nel 1995 seguendo le orme del fratello Fabio. Il suo esordio risale al 6 giugno del '99, in un Verona-Napoli finito 1-0 per i padroni di casa. A gettarlo nella mischia fu Enzo Montefusco. Sulla panchina dei veneti sedeva un certo Cesare Prandelli, dal quale Cannavaro attende sempre una convocazione in Nazionale. Intanto, si concentra sull'azzurro del Napoli. Quello che ha fortemente voluto nell'estate del 2006 quando, dopo aver chiuso la sua esperienza a Parma, decise di scendere in B per tornare a casa. "Una scelta di cuore", ha spiegato Paolo che si è tatuato sulla pelle la data del 10 giugno 2007, il giorno della promozione in A.
Contro la Fiorentina non dovrà vedersela con il suo amico Gilardino, ma avrà il compito di tenere Jovetic e compagni lontani da De Sanctis, che sin qui non è mai rimasto imbattuto nelle 4 gare disputate dal Napoli in stagione. Poi, sarà la volta, martedì, di Giuseppe Rossi e sabato gli toccherà marcare uno tra Pazzini, Milito e Forlan. Perché Paolo non vuole fermarsi a 200, ma desidera "diventare una bandiera del Napoli". Come Bruscolotti o come Ferrara. Già, Ciro è arrivato a 323 partite in azzurro. Cannavaro lo ha messo nel mirino.