CACIA, Quello "con la fascia in testa"

03.01.2008 11:25 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport

Occhio a «quello con la fascia in testa», ha il vizio del gol. Si chiama Daniele Cacia, ha 24 anni, da ieri gioca nella Fiorentina. Vabbè, per ora si allena, ma è già tanta roba per chi in serie A non ci aveva ancora messo piede. E chi se ne frega se l'esordio è bagnato e piove pure nei 15 gradi della Costa del Sol. Qui, al Paradise, si allenano pure Mutu, Pazzini, Vieri e tutto il resto. Ah, il 13 gennaio sbarcherà pure il Bayern Monaco di Luca Toni. E poi le previsioni dicono che domani, su Marbella, spunterà il sole. Così pure Cacia avrà modo di mettersi in luce. Intanto, dal 2005 al 2007, a Piacenza, in serie B e coppa Italia ha fatto 40 gol. Ok, la serie A è un'altra cosa.

IL MAESTRO Lo spiega pure il suo nuovo allenatore, Cesare Prandelli: «Cacia ha segnato tanto in serie B, ma in serie A può trovare qualche difficoltà. E' normale». Tranquilli, perché Prandelli ha un certo garbo nel far crescere gli attaccanti. E Cacia al suo nuovo allenatore piace e parecchio. «E' una punta moderna, completa, che ha profondità di corsa e attacca lo spazio». Uno di quelli che, tra un gol e l'altro, si fanno pure un bel mazzo.

L'INCIDENTE La Fiorentina ha pagato la metà del suo cartellino 4,5 milioni. La comproprietà è libera, l'altra metà è rimasta al Piacenza. L'affare era stato chiuso ad agosto, ma le due società decisero che l'attaccante poteva restare in Emilia altri 4 mesi. Perché dopo quei 31 gol c'era stato il patatrac. Brutto colpo, tibia e perone a pezzi, il 21 aprile, contro il Crotone. Corvino, ds viola, ha creduto in lui, a prescindere. Perché sul ragazzo aveva messo gli occhi da un pezzo. Cacia è tornato in campo il 18 ottobre e ha ripreso pure a segnare: due centri. Il secondo (bellissimo) lo ha fatto contro il Grosseto. Un gran bel modo per dirsi addio, perché quella è stata la sua ultima gara con la maglia del Piacenza. Bottino tondo: fanno quaranta gol, tra campionato e coppa Italia, con addosso la stessa maglia vestita dai fratelli Inzaghi e dal (solito) Gilardino.

SCARPE GIALLE Da ieri c'è una nuova maglia, quella viola. Ah, le scarpe invece sono del solito colore. Giallo canarino, dettaglio che avrebbe fatto inorridire la buonanima del professor Franco Scoglio. Già, i tempi cambiano. Ora gli attaccanti si allenano pure con la fascia in testa. Così, riconoscerli, nel giorno dell'esordio è pure più facile. Quello con la maglia viola, le scarpe gialle e la fascia blu adesso gioca nel tridente con Lupoli e Vieri. Per ora è soltanto una partitella a Marbella, poi si vedrà. «C'è spazio per tutti, senza fretta, senza troppe pressioni», ribadisce Prandelli. Nessuna fretta pure per Gulan, serbo, classe 1989, da ieri (finalmente) in ritiro con la Fiorentina. Divagazione «gossip»: con chi dormiranno i due nuovi arrivati? Boh, lo hanno deciso solo dopo l'allenamento, in serata, perché quando la squadra è atterrata a Marbella le camere dell'hotel non erano ancora pronte. Pazienza, non sarà questo a spegnere il sorriso di Cacia. «Sono un ragazzo fortunato », dice lui. Come quella vecchia canzone di Jovanotti. Il cantastorie toscano ne ha appena inventata un'altra: «E' sempre meglio adesso ». Quello con la fascia in testa non ha dubbi