BIANCHI, Lasciamo stare i giovani
Lo scorso turno di Champions League ha confermato che chiunque in Europa debba affrontare entrambe le competizioni, Campionato e Champions, avrà problemi nonostante le rose allargate di oggi. Infortuni, tempi lunghi nel recuperare la forma, stanchezza anche psicologica, sono tutti fattori che influiscono. In una rosa ci sono tanti giocatori, ma quelli decisivi sono quattro o cinque. Certo ci sono squadre che hanno la possibilità di dedicarsi soprattutto alla Coppa o di pianificare un intera stagione in vista delle gare decisive della competizione, ma essere competitivi in entrambe le competizioni è complicato. La Roma ad esempio può approfittare di una gara d’andata favorevole, di un periodo difficile del Real Madrid, che ha perso molte gare in casa, e della propria situazione, che le permette di concentrare le energie migliori sulla Champions. Stesso discorso per il Milan, che ha pianificato la sua stagione sulla Coppa e si troverà contro un Arsenal in difficoltà. Discorso diverso per l’Inter, io ribadisco che secondo me la doppietta è difficile, ma tutto sommato l’Inter è l’unica squadra in grado di poterla centrare. Anzitutto i neroazzurri non hanno realisticamente avversari in campionato, perché secondo me faticherà poco a riconfermarsi campione, e poi ha una rosa realmente ampia per quelle che sono le esigenze della situazione. Tutti i giocatori nel suo organico sono titolari e sono decisivi. Certo dovrà trascurare un po’ il finale di Campionato, ma se Moratti vorrà togliersi anche la soddisfazione di salire sul tetto d’Europa bisognerà pianificare la stagione nell’ottica anzitutto di vincere in casa con il Liverpool, e poi di concentrare la sua forza sulla Champions.
MERCATO POVERO
Da alcuni anni il campionato è poco equilibrato, non è appunto una questione recente, e secondo me nemmeno esclusivamente italiana, perché mai come prima le vittorie dei campionati sono correlate agli investimenti, e quindi alla forza economica delle varie squadre. Ci sono squadre che hanno dovuto fare mercato in un’ottica di contenimento, e penso, ad esempio, alle penalizzazioni dello scorso anno, con Juve in B e Fiorentina e Milan con tanti punti di penalità, e questo ha portato appunto l’Inter a giocare praticamente contro se stessa. Perché è più forte anche economicamente ed è stata libera di organizzare i propri investimenti nell’ottica di una lotta per la vittoria del campionato.
LASCIAMO LAVORARE I GIOVANI
Si parla troppo dei vari Pato, Balotelli, Paloschi, Forestieri, tutti fortissimi, tutti campioni di domani cui auguro una straordinaria carriera, ma attenzione, i ragazzi vanno lasciati in pace, devono crescere, devono poter sbagliare. Un giovane può fare tranquillamente una grande prestazione, e il loro rendimento non mi sorprende, il problema è avere la continuità, e se non riescono a trovarla la loro crescita può essere irrimediabilmente frenata.