BARZAGLI, Non accetto ingaggi più bassi solo perché tifo viola
"Ho il contratto in scadenza 2010 e non ho mai chiesto di andare via a tutti i costi dal Palermo. Ho solo detto al mio presidente che, se fossero arrivate proposte importanti da società prestigiose, di prendere in considerazione l’ipotesi di cedermi".
Andrea Barzagli si apre, in esclusiva per «La Nazione», e confessa di essere in questo momento in mezzo al guado.
«Entro una settimana dovrò per forza fare il punto della situazione e quindi prendere una decisione. Se questa benedetta offerta arriva, dovrà essere valutata con la massima attenzione da Zamparini e Foschi. Altrimenti è giusto che trovi gli stimoli per disputare una grande stagione con il Palermo. E’ vero che le contrattazioni finiscono il 31 agosto, ma non posso rischiare di compromettere la preparazione, che è fondamentale, pensando in continuazione al mercato».
Parole sagge e d’altra parte già a vent’anni Barzagli ragionava da calciatore vero, figuriamoci ora che è nel pieno della carriera. Dall’altra parte del guado ci potrebbe essere la Fiorentina e sarebbe un rinforzo molto importante per Prandelli.
«Storia vecchia quella del mio arrivo in viola.
Oggi come oggi mi pare piuttosto improbabile, la trattativa è ferma e chissà se esiste ancora».
Una curiosità: ma lei rientrerebbe nel famoso tetto di ingaggi viola, cioè un milione e mezzo di euro netti a stagione?
«Altro che... Non ci sarebbero problemi sotto questo punto di vista. Il mio è un ingaggio basso visto quello che c’è in giro, ma una cosa ci tengo a precisarla».
Prego.
«Non è che perché sono di Firenze e perché tifo Fiorentina, dopo ovviamente il Palermo, si possa pensare che accetti ingaggi più bassi rispetto a quelli che sono gli attuali valori di mercato».
Perché dice questo?
«Una sensazione, una semplice sensazione percepita nell’aria. Comunque, come ho detto, per ora non c’è niente, però non ci sarebbero difficoltà a rientrare nei parametri di Corvino».
Se arrivasse, giocherebbe nella migliore difesa del campionato.
«Hanno fatto benissimo, merito dei singoli, ma anche dell’atteggiamento complessivo della squadra e dell’organizzazione data da Prandelli».