AVV. MUTU, Rinunciamo alle controanalisi
Il calciatore della Fiorentina Adrian Mutu non chiederà le controanalisi sui campioni di urina in cui è risultato positivo alla sibutramina, una sostanza che inibisce la fame, nei test antidoping fatti dopo Fiorentina-Bari di campionato e Fiorentina-Lazio di Coppa Italia. Lo rende noto, ufficialmente, uno dei suoi legali, l'avvocato Nino D'Avirro di Firenze. "Si rinuncia alle controanalisi", ha detto il legale di Mutu, dando così certezza ad un'indicazione provenuta dall'entourage del giocatore ieri. I legali di Mutu - oltre a D'Avirro il giocatore è assistito dagli avvocati Michele Ducci di Firenze e Paolo Rodella di Roma - nomineranno dei consulenti per approfondire gli aspetti medico-scientifici della questione.
Sembra comunque che sul piano strettamente legale, una delle possibilità per Mutu di schivare una squalifica pesante potrà essere non solo dimostrare la sua buona fede, ma evitare da parte della giustizia sportiva una contestazione di recidiva capace di far scattare una maxi-squalifica. In questo senso Mutu dovrà dimostrare che la circostanza attuale è vicenda diversa, per vari motivi, dalla positività alla cocaina che nel 2004 lo fece squalificare mentre era al Chelsea, in Inghilterra. Infine, secondo quanto appreso, la sibutramina non risulta tra le sostanze indicate sulla confezione di pasticche che il giocatore sostiene di aver acquistato in un'erboristeria in Romania.