ASTORI, Capitano? Mi sento un leader. Pioli...
È il giorno della conferenza del nuovo capitano della Fiorentina: oggi nella sala stampa del "Cesare Benatti" ha preso la parola Davide Astori, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in Val di Fassa:
Se ha un annuncio da dare: "Credo debbe venire da me la decisione di essere il nuovo capitano, credo che ci siano 3-4 giocatori con personalità, è un annuncio che deve fare la società non io. Siamo una squadra ancora da completare".
Su cosa vuole dire a giocatori importanti che vogliono decidere di venire qui: "La Fiorentina sarà una squadra competitiva, questo ce lo chiede la piazza e le ambizioni della società. Nonostante alcune vendite che sono necessarie, i nuovi giocatori devono venire qua per far bene. La Fiorentina negli ultimi 10 anni ha fatto spesso l'Europa".
Su cosa rappresenta per lui la Fiorentina: "Ho vissuto due bellissime stagioni con la maglia viola, è una squadra che amo molto ed è il club che mi può aiutare a raggiungere il mio obiettivo, ovvero il prossimo Mondiale".
Sul perché qualche giocatore se ne vuole andare: "Sono tutte situazioni diverse: Gonzalo non ha trovatto un accordo economico, Borja è stata una cessione voluta da entrambi mentre su altri giocatori penso che tutti abbiano l'ambizione di poter giocare Champions o Europa League".
Su come si esce da questo momento: "È un momento delicato ma per ora si possono fare supposizioni, non c'è la riprova del campo. Solo da agosto i tifosi avranno le loro risposte, noi ovviamente cercheremo di essere pronti il prima possibile".
Ancora sul capitano: "La figura di capitano è di riferimento per società e compagni, nello spogliatoio ci sono sempre 4-5 giocatori che sono capitani della squadra ed io mi sento già uno di loro. Da qui a sentirmi la fascia al braccio cambia molto però è una cosa che mi piacerebbe".
Sulla perdita dei leader: "Con Borja e Gonzalo abbiamo perso due giocatori di riferimento importanti, a me non preoccupa lo stravolgimento. Mi preoccupa solo chi potrebbe arrivare al posto loro ma la società si sta muovendo per rimpiazzarli nel modo giusto".
Su Vitor Hugo: "Posso dire poco, ha già imparato a parlare italiano: spetterà soprattutto a voi giudicarlo".
Su Stefano Pioli: "Mi ha dato l'impressione di essere un tecnico alla mano, un punto di riferimento col quale parlare di tutti i problemi. Farà sentire a proprio agio tutti i giocatori, abbiamo bisogno di un allenatore che sappia allenare i giovani. E' arrivato con grande entusiasmo ed ha un background molto importante nella sua carriera".
Su quelli che sono i leader della Fiorentina di oggi: "Non sempre i leader deve giocare 40 partite l'anno, anche un magazziniere può esserlo: non voglio fare nomi ma sicuramente faccio riferimento ai giocatori che sono qui da più tempo, come Tomovic, Tataruanu e Sanchez che si è imposto subito".
Sul comunicato della famiglia Della Valle: "Mi ha sopreso ma devono essere loro a dare delle spiegazioni, non noi".
Sul no di Bernardeschi al rinnovo: "Federico ha a cuore la Fiorentina, è stata una decisione molto difficile per lui dire no ma è molto ambizioso e vuole raggiungere gli apici in poco tempo. E' molto sensibile ed ha dato tutto per questa maglia".
Sulle differenze tra Pioli e Sousa: "Nella cura della fase difensiva è un tecnico molto più italiano".