AMORUSO, A Siena palese la sudditanza arbitrale
Un Lorenzo Amoruso amareggiato e deluso, ha parlato ai nostri microfoni della situazione del calcio italiano, che dopo i fatti di ieri sera ha fatto un passo indietro notevole riguardo trasparenza e correttezza a suo dire.
Cosa pensa del calcio italiano dopo quanto successo ieri sera a Siena?
"Sinceramente dopo quello che è successo nelle ultime dieci partite dalla stagione, è evidente che nulla è cambiato, continua la sudditanza psicologica, anzi non è mai stata debellata. I favori per il Milan sono evidenti: almeno sette-otto partite non meritava di vincerle e le ha portate a casa per aiuti arbitrali ha vinto le partite, la Fiorentina non è in Champions e forse se altre squadre recriminano forse qualcosa di vero c'è. Se si incontrano squadre blasonate e dal passato importante le cercano di avvantaggiare pensando di fare bene al calcio italiano. Io che vivo all'estero mi sento dire di tutto al riguardo, anche perchè queste decisioni le vedono anche all'estero. Il rigore non dato a De Rossi, quello di ieri dato al Milann, fanno pensare che certe non cambieranno mai in Italia. Possiamo aver debellato qualche nome ma il modo di agire del calcio italiano non è limpido agli occhi di chi ama questo sport".
Pensa che questi favoritismi così evidenti siano voluti?
"Non lo so, non credo siano voluti, non c'è una questione di soldi, ma la sudditanza in Italia esiste a differenza dell'estero, è palese. Non parlo di moviola e di azioni riviste in tv ma di situazioni viste dal campo. Anche la Roma a Milano ha reclamato un rigore, ieri sera c'è stato un rigore non dato al Siena. Quest'anno il Milan è stato favorito a discapito di della Fiorentina ma poteva essere anche a Roma e Napoli. Al di là dei meriti del Milan, che ha fatto stagione importante, ma non aveva bisogno di regali e favoritismi".