AG.VIVIANO, Situazione difficile a Bologna
Emiliano Viviano potrebbe lasciare il Bologna, insolvente, a gennaio. "E' una possibilità, ma ritengo che questa sia una situazione limite. Voglio sperare che il buon Porcedda, aiutato magari dalla famiglia Menarini, riesca a dirimere questa situazione che mi sembra abbastanza particolare", ha detto a Telecentro-Odeon Tv Renzo Contratto che con il suo gruppo è uno dei procuratori del portiere della Nazionale. "La situazione complessiva del nostro assistito è la situazione di qualunque giocatore che non viene pagato da molti mesi - ha spiegato -. Oltretutto Emiliano ha un contratto vecchio, certamente non adeguato al suo valore (sia di mercato che tecnico), per cui è chiaro che questa risulta essere una situazione doppiamente complicata e particolare". Contratto aveva notato da tempo qualche brutto segnale nel Bologna: "Sì, assolutamente, circa un paio di mesi fa.
Le cose poco chiare sono cominciate più o meno in quel periodo. Fino ad allora, mi era sembrato invece che questa nuova proprietà avesse tutte le carte in regola per far bene in un ambiente di prestigio come quello di Bologna. Solo il tempo ci dirà se questa società è in buona fede (e assolverà ai suoi doveri, come penso e spero), oppure se il Bologna è finito in mani poco sicure". Sulle situazioni "poco chiare", Contratto ha detto di non poter "scendere nello specifico", ma ha rilevato: "In Italia é diventata consuetudine giudicare serie le società che pagano gli stipendi con due mesi di ritardo, cosa che in altre realtà europee è assolutamente inconcepibile: basti pensare che nella Premier League gli stipendi sono settimanali, nella Bundesliga se la data di un versamento è, per ipotesi, il 10 del mese e questo giorno ricorre di sabato, il pagamento viene fatto il venerdì precedente. Qua, invece, vengono considerate serie le società che pagano con due mesi di ritardo - ha ribadito -: perfino in questo quadro, quando i mesi di ritardo accumulati da una società cominciano a diventare 4-5 è evidente che qualcosa di strano c'é ".