ITALIANO METTE BENZINA NEL MOTORE DEL GRUPPO, E FIRENZE S'INNAMORA DI DODÒ. MA IL FUTURO DEL FRANCHI È ANCORA UN REBUS

Più che indenne la Fiorentina è uscita rinforzata dal tanto declamato tour de force di aprile. Nella testa, ma anche nello spirito. Voltandosi a osservare l’ultima sfilza di partite c’è da accorgersi di come il percorso di crescita si sia accelerato, includendo l’evoluzione tattica della squadra ma anche quella del tecnico. I tempi dei dubbi sull’allenatore viola sono stati scacciati via da una gestione del gruppo che oggi restituisce una Fiorentina viva, ricca di alternative, pronta adi blocchi di partenza in vista dei prossimi traguardi.
La stessa gara con la Sampdoria ha consentito all’allenatore di allargare ulteriormente i beneficiari delle rotazioni, Cerofolini in primis, trovando risposte più che confortanti da chi ha giocato meno. Da Ranieri a Duncan passando per Kouamè fino ai timidi segnali lanciati da Jovic l’intento di domenica scorsa era chiaro, rigenerare l’intero gruppo per quando ci sarà bisogno di regalare riposo ai più impiegati. E anche stavolta Italiano ha avuto ragione.
Soltanto nei prossimi quattro giorni la Fiorentina sarà di scena due volte in Campania, a Salerno prima e Napoli poi, e se la squalifica poco toglie alla sfida da ex con la squadra di Paulo Sousa al Maradona si preannuncia un’atmosfera particolare comunque vada a finire il turno infrasettimanale. In mezzo a un finale di campionato che si preannuncia imprevedibile, anche per mere questioni di giustizia sportiva che riguardino la Juventus, i viola faranno bene a tenere alti i giri del motore a prescindere dagli obiettivi, semplicemente perchè arrivare alla doppia sfida con il Basilea dopo ulteriori iniezioni di fiducia è stato il segreto dei successi delle ultime settimane.
Intanto Firenze si scopre completamente invaghita di un nuovo beniamino, un brasiliano sorridente che dall’inizio del nuovo anno ha mostrato progressi impressionanti. In campo Dodò è diventato fondamentale nell’alimentare una catena di destra diventata punto di forza, ma il suo modo di trascinare il pubblico racconta l’esplosione di un feeling che non si registrava da tempo. Un pendolino dai capelli viola che ora guida il gruppo verso le sfide più attese, su tutte una finale di Coppa Italia a Roma il 24 maggio che è già un chiodo fisso per la maggior parte degli appassionati alle vicende viola.
Fin qui notizie dal campo che alleggeriscono l’animo del tifoso spaesato di fronte alla vicenda stadio. Dopo l’intervento di Commisso tra le varie repliche sono da annoverare quella del Senatore Renzi che ha ribadito la linea preannunciata qualche giorno fa, e il riferimento del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi su un percorso al Franchi che non possa più prevedere aspetti commerciali. Da qui a metà giugno resta aperta la gara per l’assegnazione dei lavori, al via entro fine anno, eppure sul futuro dello stadio e del Campo di Marte continua a pesare un grosso punto interrogativo.