VISENTIN A FV, VIOLA, TORNEREI. VIAREGGIO, CHE PECCATO. E QUEI CAPELLI TAGLIATI...
La sua presenza al Viareggio è stata decisiva per il raggiungimento della finalissima da parte della Fiorentina. Santiago Visentin, roccioso centrale argentino che ha fatto parte in prestito della Primavera di Bigica nella Coppa Carnevale, è stato solo una meteora nell'universo viola ma è riuscito lo stesso a dare ottime impressioni a tutto l'ambiente, calandosi subito negli schemi della squadra e riuscendo a sostituire degnamente anche un pilastro della difesa come Petko Hristov, chiamato dagli ottavi di finale in poi in Nazionale. Un'esperienza, quella vissuta in viola dall'attuale centrale del Pordenone, che Visentin ha scelto di raccontare in esclusiva a Firenzeviola.it:
Che avventura è stata la sua alla Fiorentina?
"E' stata una bella esperienza, ho trovato un gruppo di ragazzi bravi che mi hanno aiutato fin dal primo giorno ad ambientarmi. Porterò con me sempre bellissimi ricordi di quei giorni al Viareggio".
Come ha saputo dell'interesse della squadra viola? E' stato tutto improvviso?
"Non mi aspettavo che la Fiorentina potesse venire a cercare me. Me lo ha comunicato il ds del Pordenone tre giorni prima che iniziasse la Coppa e la cosa mi ha reso subito molto felice, visto che i viola sono una delle società più importanti nel panorama italiano. E' stato l'ennesimo cambiamento per me, visto che sono in Italia da appena 7 mesi".
Quanto rammarico c'è ancora per la Finalissima persa contro l'Inter?
"E' stato davvero un peccato non vincere quella finale, mancavano solo 10' per vincere quella partita... dopo il pareggio dell'Inter, noi eravamo più stanchi sotto l'aspetto fisico ed abbiamo pagato per questo. Peccato, meritavamo di alzare quel trofeo per quanto fatto vedere nel corso del torneo".
Con chi ha avuto modo di fare maggiormente amicizia? Abbiamo visto che ha tagliato i capelli anche a qualche suo compagno...
"Principalmente ho stretto legami con il mio compagno di stanza, Federico Simonti, ma in generale ho avuto un buon rapporto con tutti i miei compagni. Sì, è vero, ho tagliato i capelli ad alcuni di loro ma solo perché sono bravo col rasoio... eravamo lì in ritiro e in tanti avevano i capelli lunghi: uno mi ha chiesto di farseli tagliare, agli altri è piaciuto e in tanti mi hanno chiesto di mettermi all'opera. Per me è stato solo un piacere".
Cosa si aspetta dalla sua avventura in Italia, iniziata solo da 7 mesi?
"Io sono qui da settembre dell'anno scorso e per certi aspetti tutto è ancora molto nuovo per me. Alla fine di questa stagione non so cosa farò, mi piacerebbe giocare in una Primavera forte come quella della Fiorentina o in una prima squadra che mi dia pian piano un po' di spazio. In questo momento sono concentrato sul Pordenone, mi trovo molto bene sia con i compagni sia con la società e voglio dare il massimo qui".
Contro la Juve la Primavera ha avuto anche la Curva Fiesole al seguito...
"Con i bianconeri siamo stati troppo superiori e i tifosi quel pomeriggio a Viareggio ci hanno dato una grande carica: è bellissimo vedere i tifosi che sostengono i più giovani. Da argentino so apprezzare queste cose, visto le tifoserie che abbiamo noi e quella della mia squadra del cuore, ovvero il Rosario Central".