VANOLI A RFV, Trequartista ideale? Jack top, poi Barak
L'ex calciatore ed allenatore Rodolfo Vanoli è intervenuto a Radio Firenzeviola, durante la trasmissione "Dodicesimo uomo" per parlare di attualità viola e non solo. Ecco le sue parole:
Maleh al Lecce il 2 gennaio è segno di idee chiare? "Il Lecce ha idee chiare da due anni, da quando è ritornato il direttore ed ha portato Marco Baroni al quale ha dato un input che li ha portati in seirie A. Ma chi opera bene opera d'anticipo e il Lecce avevndo le idee chiare sapeva benissimo chi serviva a centrocampo, Maleh è un giovane che vorrà mettersi in evidenza. Ricordo che anche Baroni stesso fu valorizzato al Lecce da Carletto Mazzone".
Cosa pensa di Hjulmand, gioiello di questo Lecce? "Mi ha impressionato perché si è adattato subito, ora è un leader ed ha tutto perché non dà solo tempi in orizzontale ma sa verticalizzare. Sapevo che poteva andare al Napoli già ora ma il Lecce non vuole distruggere il giocattolo a gennaio, poi a giugno lui potrà giocare in qualsiasi top club".
Da allenatore quanto è difficile gestire questa pausa? "Io sono abituato, allenando all'estero perché il campionato si ferma. C'è un vantaggio perché gestisci la preparazione come credi opportuno. La Fiorentina in questo pre-campionato invernale ha fatto ottimi risultati nelle amichevoli e credo che il cambio del modulo sia stato un vantaggio perché il sistema di gioco di Italiano era diventato troppo leggibile. Poi avendo due play ci sono più geometrie. Bonaventura sa attaccare sia la profondità che la porta... Io ho visto la gara on la Salernitana ad esempio ed ho notato che manca una prima punta che faccia rifiatare i centrocampisti. E' l'unico limite, manca un Batistuta o un Vlahovic che non trovi tutti gli anni, chi li ha li tiene perché sono un valore aggiunto. Se non hai giocatori forti non riesci a fare un campionato di livello e con 19 punti sei sotto le aspettative".
Trequartista ideale? "Bonaventura è il top per quel ruolo, Barak lo conosco da Udine ma lì non si è valorizzato tanto mentre esplose a Verona come uno dei due trequartisti dietro all'unica punta. Lui vede la porta e può fare dunque quel ruolo. Bonaventura ad esempio può giocare anche un passo indietro e dipende dunque anche dagli avversari".
Che ripresa sarà per l'Udinese? "Ha avuto la fortuna di partire benissimo perché c'era un collante tra allenatore e proprietà. Sottil è stato bravo ad ascoltare il club e a dare identità alla squadra. I giocatori non credo siano stanchi come si dice, vedo che corrono ancora ma l'Udinese ha cambiato il centrocampo e non ha avuto più più equilibrio. Da terzi dovevano giocare senza calcoli, credo gli sia venuto il braccino corto. Penso che già domani con l'Empoli possa ripartire bene".
Napoli corre contro se stesso? "Domani partita chiave. Se l'Inter perde deve pensare ad altro ad esempio. Mentre Spalletti non ha mai vinto in Italia e questo lo può penalizzare ma sono convinto che abbia un organico fortissimo e il popolo e pubblico di Napoli se lo meritano uno scudetto".