CASTROVILLI, ITALIA SOGNO DI BAMBINO: NON PUNTO D'ARRIVO. BRUTTO KO A CAGLIARI MA ORA...

12.11.2019 12:53 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal centro tecnico di Coverciano
CASTROVILLI, ITALIA SOGNO DI BAMBINO: NON PUNTO D'ARRIVO. BRUTTO KO A CAGLIARI MA ORA...

Giornata di conferenze stampa oggi presso il Centro Tecnico di Coverciano. Protagonisti nell'aula magna della casa degli Azzurri, oggi, gli esordienti Gaetano Castrovilli della Fiorentina, Andrea Cistana del Brescia e Riccardo Orsolini del Bologna. Queste le parole del mediano viola, che in questo inizio di stagione ha realizzato tre gol e un assist:

Sull'importanza della convocazione e della maglia azzurra: "E' il sogno di ogni bambino indossare questa maglia: per me non è un punto di arrivo ma un punto dal quale ripartire. E' un'opportunità importante e cercherò di sfrurttarla attraverso i miei mezzi".

Sull'iniziazione di ieri con la squadra: "Ieri abbiamo cantato, questo è un gruppo fantastico che ci ha fatto integrare molto ben: è diventato un rito cantare... un po' ero imbarazzato ma va bene così. Io ho cantato un neomelodico napoletano".

Sul suo amore per la danza: "Mi piace ancora tutt'oggi: cerco un po' la scuola di danza quando ho po' di tempo libero. Rivedo qualche similitudine tra il calcio e la danza, con alcune movenze".

Su come fa a conciliare lo sport e la passione per la danza: "Anche a casa quando solo libero metto un po' di musica e metto dei video per apprendere nuovi passi: sto cercando una scuola di ballo per andarci quando posso e migliorare".

Sul rito di ininziazione ieri in sala mensa coi compagni: "Ho cantato la canzone di un neomelodico napoletano di nome Angelo Famao, il titolo della canzone è Tu si a fine do' munno".

Sul sogno convocazione in vista dell'Europeo: "Voglio giocarlo, cercherò di migliorarmi e mettere in difficoltà il mister grazie alle prestazioni con la Fiorentina”.

Sull'esperienza in Serie B e quanto è cresciuto: "Mi ha aiutato molto sotto ogni punti di vista. L’aiuto più importante è stato quello dei compagni, perché ti fanno crescere e apprendere tantissime cose". 

Sul paragone con Antognoni: "E' una bella persona Giancarlo ma da lui mi separano 70 presenze, tanti gol e un mondiale vinto. Penso basti questo".

Su Ranieri e Sottil: "Sono due giocatori validi, adesso sono diventate delle colonne dell'Under 21: adesso spero che Mancini possa convocarli in Nazionale come è successo a me".

Sulla sconfitta per 5-2 a Cagliari: "Abbiamo fatto una brutta figura, è vero: però adesso dobbiamo già pensare alla prossima trasferta di Verona, dove siamo chiamati a riscattarci".

Sulla fiducia a giovani: "Bisogna dare fiducia ai giovani. Tante volte si massacrano quando sbagliano, però al giorno d’oggi sto vedendo che vengono date altre opportunità, così crescono consapevolezza nei propri mezzi e c’è la possibilità di rifarsi".

Sul gruppo azzurro che ha trovato: "Ispira allegria e spensieratezza: è bello da vedere perché gioca e si diverte".