VIOLA, SARÀ UNA STAGIONE DURA, NON C’È ANCORA UNA SQUADRA. SERVONO PAZIENZA, LAVORO E MERCATO… GIL DIAS GIOCATORE INTERESSANTE, I TERZINI RESTANO UN PROBLEMA
E’ vero, il calcio è diabolico, accadono anche cose impensabili, come ad esempio la Fiorentina che vince a San Siro, ma succedono molto di rado… Non ci poteva essere, quantomeno oggi, partita tra questa Inter e questi viola e così è successo. Anche se nel secondo tempo la Fiorentina è apparsa migliore, più pimpante e l’Inter ha rallentato. La sintesi sono le palle gol: i nerazzurri hanno realizzato 3 reti e creato 8 occasioni. La Fiorentina due chance belle con Simeone e Babacar, più un palo con Veretout. Stop, tutto qui. Ci sarebbe anche da dire che dopo 4 minuti un lancio di Nagatomo, non proprio un fenomeno, ha trovato la difesa viola aperta come una scatoletta e Astori, di solito il più bravo, ha commesso rigore su Icardi. Ecco gli errori sui quali dovrà lavorare Pioli.
No, oggi tra Inter e Fiorentina non ci può essere sfida partecipano a due campionati diversi. La serie A della Fiorentina, purtroppo quest’anno non passa dagli incroci con l’Inter. Dobbiamo prenderne atto. Per la Fiorentina sarà una stagione dura, forse sarebbe giusto cominciare a pensarlo, per evitare spiacevoli contraccolpi psicologici.
Pronti, via, Pioli aveva 6 titolari che non c’erano nella passata stagione. Tra questi Simeone e Gil Dias, al debutto assoluto perché non avevano giocato nemmeno uno straccio di amichevole. L’Inter era una squadra consolidata, rinforzata dal centrocampo della Fiorentina: Borja Valero e Vecino… La lotta sul piano dei valori e dell’amalgama del gruppo era impari.
Detto tutto ciò, adesso servono pazienza, lavoro e anche un innesto dal mercato. Su questo ultimo tema i dirigenti viola sono netti: “mercato chiuso”. Pensiamo che sia una strategia dire così perché la Fiorentina vista a San Siro avrebbe bisogno di un ulteriore aiuto dagli affari. In fine dei conti ci sono alcune decine di milioni in cassa, il differenziale tra acquisti e cessioni è molto positivo, quindi una mano a Pioli si potrebbe dare. Restiamo convinti che i terzini siano una criticità per la Fiorentina: Tomovic fa quel che può, Gaspar ancora oggetto da scoprire, Olivera non ha mai convinto fino in fondo, Biraghi è una scommessa. D’accordo il mercato non offre una gamma di opzioni per questo ruolo che sembra francamente in deficit di protagonisti. Però se ci fosse un’occasione sarebbe da sfruttare.
A Milano mancavano Chiesa e Badelj (era in panchina non in condizione). Oltre a Saponara. Sono tre assenze pesanti. Il campo ha messo in risalto Gil Dias, il portoghese è un esterno interessante, impatto buono col calcio italiano. Eysseric si muove discretamente. Queste sono le note positive su cui ripartire e lavorare, appunto, con pazienza e calma. Pioli sta facendo il massimo e questo si è notato in quella parte di secondo tempo buono. Non tutto è da buttare. Da rivedere, sicuramente, Vitor Hugo, prestazione non convincente, e Veretout che ha giocato a sprazzi. Benassi sistemato nel suo ruolo funzionerà. Simeone ha grandi margini di crescita.
C’è un aspetto, poi, che investe tutto il movimento e non solo la Fiorentina: pensiamo che il mercato sia troppo lungo. Dovrebbe chiudere con un mese di anticipo, gli allenatori hanno diritto di preparare con il tempo necessario la formazione. Invece troppo spesso assistiamo a squadre costruite in 10 giorni. Su questo, tutti gli addetti ai lavori, dovrebbero meditare.
I tempi della lotta per le prime cinque posizioni è passato. Il presente è diverso, questa Fiorentina oggi sembra avere un profilo da metà classifica. Il lavoro e le motivazioni, però, fanno miracoli. Non resta aspettare. Non troppo, se è possibile…