SERVE UN PORTIERE
A.A.A cercasi portiere disperatamente. Questo dovrebbe essere uno dei propositi di Pantaleo Corvino per il nuovo anno, invece, dopo la cessione di Gilardino, ci si affanna a trovare un attaccante tappa-buchi, senza guardare oltre il presente. A dire il vero la Fiorentina credeva di averci visto lungo sul sostituto di Frey, ma da quanto è emerso in Coppa Italia la scommessa Neto non è stata vinta. Il ragazzo avrebbe bisogno di affermarsi in un ambiente sereno pungolato al punto giusto e stimolato dalla concorrenza con Boruc. Invece, viene impiegato con il contagocce e quando succede è costretto a ricoprire il ruolo di salvatore della patria. Contro la Roma era partito bene, ma il modo goffo con il quale ha incassato il terzo gol dai giallorossi ha rovinato la sua prestazione. Ecco allora che ci si interroga sui suoi margini di crescita e su cosa sia meglio per lui.
Neto è costato tre milioni di euro ma soprattutto è stato blindato con un contratto di ben 5 anni. Chi lo ha visto l’ha considerato un fenomeno altrimenti è inspiegabile un accordo di questo tipo. Forse ha tratto in inganno la convocazione in Nazionale di Menezes avvenuta nel settembre del 2010 o forse è stato visionato in un contesto molto diverso da quello italiano. Fatto sta che paragonarlo a Frey rischia di diventare impietoso e da queste prime uscite è difficile anche accostarlo a qualche suo collega che gioca in serie A. Di certo la Fiorentina non può correre il rischio di doverlo impiegare per necessità perché gli esperimenti in porta sono sempre pericolosi. Forse sarebbe meglio spedirlo in prestito da qualche parte per farsi le ossa e puntare su un elemento più esperto. Per farlo diventare il nuovo Frey c’è sempre tempo.
Laura Bandinelli
giornalista de La Stampa