PESANTE ATTACCO DI SOUSA A DELLA VALLE: POTEVAMO VINCERE, HANNO PREFERITO VENDERE. CHIESA, DEVE ESSERE UNA BANDIERA. LA FIORENTINA PROVOCA IL NAPOLI SUI SOCIAL, STRATEGIA SBAGLIATA. HUGO E I DUBBI DI PIOLI. AEROPORTO-STADIO, VIA LIBERA
Tre anni fa, di questi tempi, eravamo qui a commentare la rabbia di Sousa per un mercato invernale sbagliato.
Tre anni fa, di questi tempi, la Fiorentina era seconda in classifica ma i Della Valle preferirono rinunciare al sogno da loro stessi costruito, tagliarono le ali a una squadra che volava. E’ stato il punto di non-ritorno, l’inizio della strategia del disimpegno, la decisione madre di questi anni grigi e dell’evidente distacco, del gelo fra la proprietà e la sua gente. Quel maledetto gennaio certificò che ai Della Valle del calcio e della Fiorentina interessava ben poco, buttare al vento senza lottare la possibilità di andare in Champions è stato un delitto sportivo, ma anche economico. Forse e purtroppo, un’occasione del genere non capiterà più, almeno a breve.
L’allenatore era Paulo Sousa che in privato, anche con telefonate non gradite nel cuore della notte, alla fine di quel mercato manifestò la sua irritazione ai Della Valle. Pubblicamente la buttò sull’ironia, sui silenzi, con qualche provocazione tipo la famosa frittata con le famose uova….
Ieri, tre anni dopo, Paulo Sousa in una intervista a Record, per la prima volta ha accusato frontalmente la proprietà viola. La Fiorentina ha incassato 140 milioni dalle cessioni? Era quello uno degli aspetti salienti del mio lavoro nel club. Non l’ho mai dichiarato pubblicamente ma credo che se avessimo tenuto Savic e Joaquin, avrei vinto qualche titolo con quella squadra. All’epoca lo abbiamo pensato anche noi, come tutto il Popolo Viola. Ma Sousa è andato oltre, ha parlato anche di Chiesa: L’ho lanciato in prima squadra con la prospettiva di farne una bandiera del club.
Qualcuno si chiederà perché riparlare oggi di Sousa che non stava neanche troppo simpatico, e di un periodo ormai archiviato, ne parlo semplicemente perché questi temi sono ancora attuali. La posizione in classifica (purtroppo) è diversa, ma la sensazione che questa proprietà pensi sempre e soltanto prima ai conti, ai bilanci e non voglia più tirare fuori un euro (lo ha dichiarato da Adv ai tifosi dieci giorni fa), è sempre più evidente. E deve far riflettere tutta la tifoseria anche organizzata che continua a chiedere Chi siamo? Dove andiamo? senza avere risposte concrete. Quanto tempo si potrà andare ancora avanti così, in attesa delle risorse provenienti dello stadio (più annessi e connessi) che sta diventando una sorta di Araba Fenice? Ieri il sindaco Nardella, a proposito dell’approvazione del piano per l’aeroporto che interessa anche lo stadio, ha parlato dell’ipotesi lavori finiti nel 2024 (ammesso e non concesso) che calcisticamente parlando sono comunque anni luce. Ma vi immaginate altri 5-6 campionati a lottare con l’Atalanta, il Torino, la Sampdoria o il Sassuolo e poi per cosa? La speranza del settimo posto. Non è da Fiorentina, non è da Firenze. E pensare che l’acquisto di Muriel, finalmente un giocatore, mi aveva illuso. Ho pensato che, rimessi a posto i conti, iniziasse una nuova era. E invece no. Il progetto è sempre il solito e Adv l’ha riconfermato: vendere e poi reinvestire sui giovani. E se anche si chiamano Traorè o Rasmussen o Zurkowski, magari più bravi di quelli comprati negli ultimi due anni passati, trattasi comunque di scommesse, di ragazzi da far crescere e maturare. Con i giovani non si vince, ma si fanno plusvalenze. Li comprano soltanto perché hanno un ingaggio basso e così possono tenere sotto i 40 milioni il monte stipendi. E’ questa l’amara realtà. E se partirà Chiesa come è già stato praticamente deciso e come vi ho già raccontato, non arriveranno 4-5 giocatori da 20 milioni l’uno, quindi giocatori importanti, soltanto perché giocatori del genere guadagnano dai due milioni in su e la Fiorentina certi stipendi non li vuole pagare. E’ il famoso gatto che si morde la famosa coda.
Perché parlo di riflessione? Perché se si volesse davvero fare bene calcio, puntare a tornare almeno al livello della Lazio che ha gli stessi parametri economici, la prima cosa da fare sarebbe quella di alzare il monte-ingaggi almeno a 50 milioni a fronte dei 37 di oggi. Se si facesse bene calcio si potrebbe anche proporre a Chiesa un ingaggio adeguato (4 milioni) per restare altri due anni, magari vendendo un altro (Milenkovic?), e attorno a Chiesa mettere un paio di ulteriori tasselli veri, un centrocampista importante e un esterno basso di valore. E invece Sousa rischia di essere Nostradamus in vena di profezie.
Parlo del passato e del futuro, evidente, perché il presente non mi esalta. Ovvio. E chi si è divertito nel vedere Udinese-Fiorentina alzi la mano, lo cloniamo subito.
Speriamo di divertirci di più sabato con il Napoli. Contro le grandi la Fiorentina si esalta, soprattutto quando viene attaccata. Ma Ancelotti è troppo saggio per venire a Firenze come ha fatto la Roma in coppa. Comunque la Fiorentina se la può giocare, di questa squadra imperfetta abbiamo sempre detto che per i suoi evidenti pregi e i suoi difetti può vincere con chiunque, ma anche perdere con chiunque. Ultimamente pareggia troppo spesso, ma questo è un discorso già fatto. Il Napoli, poi, questa partita la soffre sempre, l’anno scorso a Firenze ha lasciato lo scudetto. Proprio per questo, per evitare di caricare ancora di più l’evento e l’avversario che qualche rivincita avrà in mente di prendersela, credo che la Fiorentina abbia fatto un grosso errore nel postare sui social la foto di Simeone che ricorda al Napoli e ai napoletani la tripletta che è costata lo scudetto. C’era proprio bisogno di stuzzicare un avversario in partenza già più forte? Credo di no. Errore colossale. Infatti da Napoli sale la marea…
In certi momenti è il basso profilo che paga e dovrebbe ispirare tutti. Credo che su questa curiosa iniziativa non sarà d’accordo neppure Pioli, un teorico del basso profilo. A proposito, di sicuro Pioli ha studiato alla perfezione anche il Napoli di Ancelotti ed ha spiegato ai suoi come impedirgli di giocare. Fra l’altro il caso-Hamsik sta turbando l’ambiente. Ora pare che non dovrebbe più andare in Cina, manca l’accordo economico fra i due club, ma sabato difficilmente sarà in campo. Non può essere sereno. La Fiorentina, invece, ha problemi in difesa, la speranza è il recupero di Hugo, altrimenti in coppia con Pezzella ci sarà Ceccherini con Laurini ancora sulla fascia destra. In mezzo crescono le quotazioni di Dabo, davanti il duo Muriel-Chiesa dietro Simeone, anche per la scaramanzia.