OGGI IL GRANDE ABBRACCIO FIORENTINA-TIFOSERIA. GIOVEDI’ UNO STADIO VIOLA PER SPINGERE VERSO L’IMPRESA. GOMEZ O ILICIC? IL GRANDE DUBBIO. ECCO COME MONTELLA PREPARA LA GARA DELL’ANNO. ADV CHIEDE CUORE E GRINTA

12.05.2015 00:00 di  Enzo Bucchioni   vedi letture
OGGI IL GRANDE ABBRACCIO FIORENTINA-TIFOSERIA. GIOVEDI’ UNO STADIO VIOLA PER SPINGERE VERSO L’IMPRESA. GOMEZ O ILICIC? IL GRANDE DUBBIO. ECCO COME MONTELLA PREPARA LA GARA DELL’ANNO. ADV CHIEDE CUORE E GRINTA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La vittoria sull’Empoli e una Fiorentina migliore sul piano del carattere e del cuore, hanno ridato speranze e fatto ripartire la grande passione viola: battere il Siviglia si può, conquistare la finale è difficilissimo ma ancora possibile. La società ci crede, la squadra pure, ma adesso ci credono anche i tifosi e una città intera.

E in questo momento di grande emergenza e di eccitazione sportiva la Fiorentina intesa come società, sta finalmente facendo delle cose che andrebbero fatte più spesso.

L’appello e l’invito sono partiti proprio dalla sede, l’idea dell’hashtag #Giochiamolainsieme è bella, coinvolgente.

Riempite lo stadio e vestitevi di viola è quasi una chiamata alle armi sportive, alle armi della passione, dell’attaccamento, dell’appartenenza e tutti stanno rispondendo alla grande, come solo a Firenze sanno fare.

E’ molto probabile che giovedì lo stadio sarà esaurito, in fondo si tratta pur sempre di una semifinale di Europa League e la Fiorentina c’è arrivata alla grande, comunque va celebrata e onorata.

Ma oggi alle 17 al Franchi ci sarà pure una fantastica anteprima, il Grande Abbraccio tra la squadra e la tifoseria. Alle sedici saranno aperti i cancelli del Franchi a tutti gli sportivi, a tutti quelli che vorranno far sentire alla squadra la vicinanza, l’entusiasmo. Ci immaginiamo un Franchi pieno di calore e la mente ci riporta alla domenica dopo la finale di coppa Italia dell’anno scorso. Ci sono dei momenti che la presenza del tifosi è fondamentale per rilanciare o per ripartire. La squadra capirà ancora di più quanto grande sia l’affetto e cosa Firenze si aspetta.

I giocatori, al di là del risultato, siamo sicuri che non deluderanno, hanno capito da tanto tempo cosa significhi giocare nella Fiorentina e cercheranno di ripagare tutti con una super prestazione.

Ma il Grande Abbraccio credo non debba restare un episodio legato a un momento particolare, l’amore viscerale di Firenze per la Fiorentina meriterebbe momenti come questo anche durante tutta la stagione, magari ogni quindici giorni, una volta al mese. Conoscere i giocatori, vederli da vicino, ci riporta a un calcio antico, ma forse più vero. Questi valori, come i rapporti con i club, vanno coltivati quando c’è una tifoseria positiva come quella viola.

Oggi, dunque, ci sarà la prova generale di quello che succederà giovedì sera quando lo stadio sarà una Bolgia Viola, molto simile al clima che la Fiorentina ha trovato a Siviglia. L’incitamento del pubblico dovrà essere una spinta continua per tutti i novanta minuti, ci immaginiamo una serata comunque destinata a rimanere nella storia e del resto il destino si può indirizzare solo così perché se pensiamo razionalmente diventa tutto più complicato.

Il calcio è materia strana e la sua stranezza va cavalcata. Dal punto di vista tecnico la Fiorentina ha dimostrato di essere all’altezza del Siviglia, nel primo tempo dell’andata se l’è giocata. Bisogna ripartire da lì, da quella grinta, da quel ritmo, da quel gioco e da quella tecnica, cercando anche la grinta e la concretezza. All’andata il secondo tempo è stato disastroso e gli episodi tutti contrari, una serata così potrebbe capitare anche agli spagnoli, il calcio ci appassiona perché non c’è mai niente di scontato.

E’ vero che segnare tre gol e non subirne per pareggiare i conti sarebbe una impresa incredibile, forse non alla portata di questa squadra, ma la volontà, il cuore e la grinta a volte fanno miracoli.

E’ proprio questo che Andrea Della Valle chiederà nel discorso che farà mercoledì e nelle ore prima della partita. Vuole un gruppo di uomini e di giocatori insieme, con il cuore si vince è il suo slogan, uno slogan che spesso ha funzionato. Chiederà anche rabbia agonistica, determinazione feroce, una partita giocata con grande intelligenza e volontà.

Comunque la Fiorentina dovrà cercare di vincere per una questione di onore e dignità, per dimostrare che non è inferiore a nessuno e per dare comunque una gioia ai suoi tifosi.

Ci sono molte motivazioni dentro questa semifinale di ritorno che vanno oltre il tentativo dell’impresa e il lato sportivo. Adv vuole delle risposte definitive da un gruppo al quale la società ha dato molto. C’è una stagione in ballo e certi appuntamenti la Fiorentina di solito li affronta al massimo. Speriamo. Spingiamo con il pensiero positivo. A volte conta anche quello.

Montella questi concetti li esprime da giorni a tutta la squadra, la giusta tensione sta salendo, ora è il momento delle scelte tattiche e delle decisioni tecniche.

Gomez dentro o fuori? E’ questo il grande, difficile interrogativo, al quale l’allenatore dovrà dare una risposta. Ilicic in queste condizioni di forma è una alternativa troppo forte per non essere preso in considerazione come titolare. Forse sarebbe stato meglio farlo già giocare nell’andata, ma Gomez è uno di quei giocatori che togli malvolentieri per la sua storia, per il suo carisma e la sua stazza fisica. Un allenatore spera sempre che la prossima partita possa essere quella della resurrezione e lo fa comunque giocare. I bonus ora sono finiti, spazio a Ilicic?

La sensazione è questa, la decisione difficilissima. Il trio d’attacco Salah-Ilicic-Joaquin è tecnico e veloce. Ben assortito, in grado di far male negli spazi stretti e in campo aperto.

La Fiorentina deve comunque preparare una gara di grande attenzione e di grande equilibrio tattico e su questo sta lavorando Montella. E’ vero che servono tre gol, ma è altrettanto fondamentale non subirne neppure uno. Il terzetto dai piedi buoni potrebbe tornare e dare grande mano anche in fase di copertura degli spazi. Lasciamo volentieri a Montella la difficile soluzione del caso.

Se il tecnico opterà ancora per il 4-3-3, c’è anche il problema dell’esterno destro. Richards è infortunato, Tomovic non dovrebbe farcela. Visto che comunque ci sarà anche da difendere, l’unica soluzione è Savic con Basanta e Gonzalo centrali, a meno che Montella non si inventi qualcosa. Ma Alonso e soprattutto Pasqual sono troppo sinistri per provarli dalla parte opposta. Il centrocampo non può fare a meno di Pizarro, Borja ci sarà, il terzo dovrebbe essere Mati, ma anche il recupero palla di Badelj è sempre efficace. L’equilibrio, come detto, va comunque ricercato.

Ci sono due giorni di allenamenti per capire e per fare le scelte giuste, ma chiunque giocherà dovrà imparare a memoria quello che vuole una città intera, presidente Della Valle compreso: una partita giocata con un cuore grosso come una casa. Col cuore si vince è lo slogan, provateci per entrare nella storia. E l’hashtag invece è #giochiamolainsieme. Siamo pronti.

Twitter @EnzoBucchioni

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