LE SFIDE DI OGGI PIÙ INTRIGANTI DI QUELLE DEL DOMANI

22.02.2019 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LE SFIDE DI OGGI PIÙ INTRIGANTI DI QUELLE DEL DOMANI

Un presente rappresentato dall'abbinamento nerazzurro e un futuro a tinte più sfumate. Strano destino quello della Fiorentina di oggi, già praticamente di fronte a un bivio tra campionato e coppa eppure proiettata in un futuro rivolto, come minimo, alla stabilità. Le indicazioni riferite di recente dalla società fanno intravedere percorsi simili a quelli intrapresi nelle ultime due stagioni, senza scossoni o ritorni al passato quando gli investimenti erano preventivi.

Oggi la Fiorentina sembra più consapevole dei propri limiti (diritti televisivi insufficienti, divario incolmabile con le partecipanti alla Champions più varie ed eventuali) che non disposta a rilanciare (atteggiamento rimasto immutato da quando il comunicato del giugno 2017 è caduto nel vuoto) quindi tanto varrà augurarsi che tecnico e squadra sappiano andare oltre e rendere la prossima stagione più intrigante di quanto non appaia a ridosso della primavera 2019. 

Al momento la squadra di Pioli c’è solo parzialmente riuscita, restando in corsa ma senza mai salire sui pedali. Di punti per strada ne son stati lasciati fin troppi, eppure la zona europea resta lontana appena tre punti. Tutto è ancora in ballo in pratica. In un campionato in cui tra quarto posto e posizioni valide per l’Europa League ci corre appena un punto la sensazione resta semmai quella di un’ennesima sfida non raccolta dalla proprietà (a gennaio qualche innesto anche a centrocampo non sarebbe guastato) parziale consolazione a un panorama calcistico italiano ove non si scorgono isole felici. In assenza di magnati disposti a investire, in altri termini, non appaiono alternative alla gestione attenta degli ultimi anni, sperando che i giovani crescano bene e che (magari anche nel caso di Chiesa) abbiano voglia di continuare a vestire il viola. E poi già la scorsa estate la risposta in termini di abbonamenti ha comunque confermato un minimo di fiducia.

Sotto questo profilo assumono ancora più valore i prossimi mesi, anche per il discorso stadio visto che prima di affrontare chiaramente il discorso capienza (già comunque chiarito tra società e Comune) sarà il caso di veder depositato il progetto definitivo. Mesi nei quali Pioli si giocherà l’ingresso in Europa League o in finale di Coppa Italia, per sperare che con una qualificazione europea tanti big in estate decidano di non ascoltare le sirene del mercato. L’allenatore, a più riprese, si è posto l’obiettivo di tornare a portare la Fiorentina a ridosso delle prime, magari di nuovo in lotta per il quarto posto, ma a giudicare dai programmi societari dovrà sperare in exploit dal campo che non dal mercato. Sul quale non sembra esserci nessuna intenzione di affrontare spese pazze e dove si giocherà una partita le cui regole sugli stipendi, per i viola, non cambieranno. Non che una solidità, anche immobiliare, non rappresenti la garanzia per continuare a frequentare il mondo del calcio (tanto più se nessuno di serio si è presentato per rilevare la società come filtra da casa Fiorentina) ma per quanto riguarda i sogni tanto varrà farli sugli impegni imminenti che non sulle sfide di domani. Augurandosi cioè di provare subito ad avviare una rimonta in classifica e tornare in finale di Coppa Italia quattro anni dopo l'ultima volta. 

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it