IN VIAGGIO VERSO IL FUTURO (ANCHE SE OGGI, FUORI DAL FINESTRINO, C'È POCO DA GUARDARE)

12.03.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
IN VIAGGIO VERSO IL FUTURO (ANCHE SE OGGI, FUORI DAL FINESTRINO, C'È POCO DA GUARDARE)

Vi è mai capitato d'incantarvi dinanzi al finestrino, nel vostro scompartimento del treno? Magari perchè presi da troppi pensieri o dalla semplice noia di un lungo viaggio, magari perchè rapiti dal paesaggio. Ecco, in questo preciso momento storico è decisamente più probabile che vi sentiate più vicini alla seconda ipotesi che non alla prima, ma non c'è assolutamente niente di strano. Perchè nel bel mezzo del tragitto della Fiorentina, osservare il panorama odierno difficilmente potrà regalarvi grandi emozioni.

Ed ecco perchè, allora, tanto vale spostare lo sguardo altrove, direttamente alle prossime fermate di una corsa, quella a Firenze, che i Della Valle escludono d'interrompere. Finisce cioè che più di una rincorsa impossibile all'Europa possano intrigare le scelte della società per le stagioni a venire e soprattutto la meta futuristica del nuovo stadio illustrata nella giornata di venerdì scorso. Un progetto di cui già si è parlato moltissimo, nei suoi punti di forza e di debolezza, e che dovrà passare (anche lui) da ulteriori stazioni prima di raggiungere lo status definitivo, ma certamente affascinante.

Esattamente quanto immaginare una Fiorentina competitiva, e con il suo stadio, più o meno nel decennio 2020-2030 (che a pensarci sembra parecchio lontano ma che, invece, è praticamente dietro l'angolo). Per arrivarci tuttavia, sarà necessario che l'iter burocratico effettui tutti i passi del caso (spostamento Mercafir e reperimento capitali con partnership commerciali, oltre a una più dettagliata progettazione dell'albergo e del centro commerciale intorno allo stadio, sono ad oggi i primi ostacoli da superare) e soprattutto che il club viola ritrovi passo sportivo e unità d'intenti, anche con la piazza. 

In altri termini, prima ancora di immaginare la prima pietra del nuovo stadio, sarà necessario costruire adeguatamente la squadra che dovrà giocare durante l'interregno senza stadio nuovo. Un gruppo rinnovato, con i giovani più importanti, con gli innesti che Corvino sta studiando (allenatore incluso) e con risposte importanti sul mercato. La partita Bernardeschi, sotto questo profilo, è già decisiva per lanciare messaggi importanti e decisi nei confronti dell'immediato futuro. Perchè in attesa di approdare alla stazione finale di questo lungo viaggio che dura da 15 anni serve come minimo rendere più allettante quel paesaggio fuori dal finestrino che oggi - più o meno come il match con il Cagliari - sembra avere ben poco d'interessante. 

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it