I SUPERMERCATI DI CORVINO
Sulle scommesse qualche volta ci azzecchi, qualche volta t’indebiti. Questa è la dura vita di Pantaleo Corvino, costretto a comprare “oggetti misteriosi” privi di garanzia. I supermercati del diesse viola hanno rifornito la Fiorentina di gente valida e di prospettiva fino a quest’estate, poi però il discount ha iniziato a fare prodotti di dubbia provenienza e di qualità scarsa. Il bilancio è deprimente. Santiago Silva non sembra avere i numeri per la nostra serie A. Ha le stesse movenze del comico Crozza, fa tanta scena ma porta poca sostanza e quindi non può essere considerato un’alternativa valida per l’attacco. Romulo non ha una collocazione tattica e a quanto pare neppure molto spessore, Kharja il pendolino lo fa sul treno invece che in campo, Munari non ha reso come ci si aspettava e di Nastasic si sono perse le tracce, ammuffisce in panchina senza che nessuno sia in grado di dare giudizi neppure in prospettiva. Un capitolo a parte meriterebbe Cassani, forse l’unico valore aggiunto insieme a Lazzari. Mihajlovic non sembra convintissimo del suo valore, come dimostra la scelta di preferirgli De Silvestri contro la Lazio. Se quanto visto fino ad oggi rispecchia la realtà, a gennaio Corvino dovrà vestire i panni di Harry Potter e scoprire magicamente un nuovo Jovetic da portare alla Fiorentina. La famiglia Della Valle stavolta dovrà supportarlo economicamente perché nel calcio ormai non s’inventa quasi niente. Va bene puntare sui giovani e pensare al fair play finanziario, ma con investimenti giusti, non buttando via i soldi come è successo con Montolivo, tenuto in castigo a Firenze in nome della moralità. A gennaio i pochi spiccioli che arriveranno dal Milan faranno sicuramente comodo. Trattenerlo fino a giugno sarebbe l’ennesimo suicidio.
Laura Bandinelli
giornalista de La Stampa