GIÙ LE MANI DA JOVETIC
Se è riuscito a piegare alle proprie esigenze una partita nella quale non ha fatto vedere neppure cose eccezionali, facendo però due gol, due rigori uno dei quali provocato da lui, beh allora Jovetic è davvero il Fenomeno della Fiorentina. La forza di Stevan sta dentro questo paradosso di una domenica fredda come una stalattite, ma di grande respiro per i viola.
Una vittoria, ottenuta contro la terza in classifica – la squadra forse per larghi tratti più divertente in Italia - che restituisce forza morale al gruppo di Rossi. Un trionfo che dimostra come Delio stia portando a casa l’incasso dopo mesi di duri sacrifici in allenamento. Ma è innegabile che al di là delle considerazioni tattiche di Rossi circa la scarsa propensione di Jovetic al “lavoro sporco”, in questa sfida emerga una volta di più il valore aggiunto della Fiorentina: questo montenegrino dalla classe diafana.
I numeri sono impressionanti: l’attaccante in 16 gare ha realizzato 12 reti (con 4 rigori), mostrando la forza del suo talento. Estro accompagnato da alcune doti fisiche, la resistenza innanzitutto , fuori dal comune. I giocatori possono essere normali, medi, ottimi, campioni e fuoriclasse. Gli ultimi sono rari, ma hanno nel dna alcuni segni di riconoscimento. Jovetic è già un campione ed è possibile che sia in viaggio per diventare un fuoriclasse. Al netto della fortuna, bagaglio di qualsiasi eccellenza, sarà solo lui a scrivere il proprio destino, non altri. Un calciatore così sembra adesso già ‘troppo’ per questa Fiorentina. Ma non dovrebbe essere così. E se i Della Valle lo vorranno, non sarà così.
Jovetic ha una valutazione molto alta: sembra che nel recente mercato invernale Corvino abbia spento le proprie orecchie di fronte ad una proposta dello United per JoJo e Nastasic. Il Manchester per tutto il pacchetto offriva 42 milioni. Nel frattempo la cifra è lievitata come la torta della nonna in forno. A Londra dicono che il Chelsea si stia muovendo per presentare un’offerta aurea: 40 milioni cash da inviare nelle casse della Fiorentina per Jovetic. Praticamente quanto versato nella scorsa estate dal Paris Saint Germain al Palermo di Zamparini per portare Pastore nel campionato transalpino.
Jovetic ha appena 22 anni e aumentando così celermente il tenore delle proprie prestazioni, è destinato a veder crescere in modo esponenziale il proprio listino. Per la Fiorentina, trattenerlo a Firenze, sarà una battaglia di lacrime e sangue.
Comprendiamo tutto: i conti in bianco, i paletti del fair play finanziario, il rigore amministrativo di una società moderna come la Fiorentina, ma uno sforzo per Jovetic, considerato come eccezione che conferma la regola, sarebbe giusto. Utilizzare Stevan, come volano ideale per riaprire un ciclo bello come il precedente, se non addirittura migliore, ci sembra un’occasione imperdibile. La società ha già fatto un bel passo: lo ha contrattizzato fino al 2016. Il giocatore di recente ha detto di sognare di restare a lungo qui. Perché non credergli? La vera scommessa è resistere agli assalti che arriveranno a giugno dal Chelsea e non solo dai londinesi. La vera sfida è convincere sempre di più Jovetic che il domani viola è ora. Grazie ad una squadra che possa almeno lottare in Italia con le Grandi e che riesca costantemente a viaggiare nell’Europa che conta, lasciando, ogni tanto, una sensibile traccia del proprio passaggio. Con un ambasciatore viola assoluto: Stevan Jovetic.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana