GASPAR A 5 MILIONI L'ENNESIMO CAPOLAVORO IN USCITA. MERET E NON SOLO: È LA STRADA DA PERCORRERE. CHIESA: CEDERE O RESISTERE?

Nato a Firenze il 5 maggio del 1985, è caporedattore di Tuttomercatoweb.com e voce di RMC Sport. Già speaker di Radio Sportiva, è stato firma de Il Messaggero e La Nazione
08.06.2018 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
GASPAR A 5 MILIONI L'ENNESIMO CAPOLAVORO IN USCITA. MERET E NON SOLO: È LA STRADA DA PERCORRERE. CHIESA: CEDERE O RESISTERE?
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Cedere a cinque milioni di euro Bruno Gaspar, col massimo del rispetto per l'uomo prima e per il calciatore poi, è un capolavoro. Perché a Firenze il terzino è stata comparsa, sfortunata ma pure poco incisiva. Anzi. Dai primi passi, non ha mai convinto e venderlo a una cifra simile allo Sporting Club de Portugal è l'ennesima cessione 'impossibile' piazzata da Pantaleo Corvino e Carlos Freitas. La verità è che la scommessa è stata un azzardo, fallito. Che l'acquisto, a posteriori ma anche a prime impressioni, è stata uno sbaglio ma in quasi ogni latitudine giocatori finiti ai margini come Gaspar si deprezzano. Non è questo il caso. Già la scorsa estate, con Borja Valero, con Nikola Kalinic e Federico Bernardeschi, la Fiorentina ha dimostrato di non fare sconti a nessuno per i suoi big e pure di saper cedere le sue riserve e alternative. Prendete Valentin Eysseric: a gennaio è arrivata ai viola un'offerta di prestito con diritto di riscatto dagli Stati Uniti. Niente da fare: partirà probabilmente adesso, ma solo a titolo definitivo e senza sconti. Per questo Maxi Olivera e Sebastian Cristoforo, pure, non sono stati svenduti, perché la proprietà è attenta al capitale e nella gestione di questo ha piena fiducia in Corvino e Freitas.

A proposito di 'niente sconti'. Chi non è  fa è pure l'Udinese ma la formula messa sul piatto dei friulani per Alex Meret, prestito oneroso con diritto di riscatto. Un'operazione totale da 20 milioni ma l'anticipo di cassa in estate, che potrebbe aggirarsi anche sui 4-5 milioni, sarebbe di fatto una proposta d'acquisto. Meret è uno dei potenziali migliori portieri d'Italia ma pure d'Europa, la linea adesso deve essere questa. Senza paure e timori. La Fiorentina deve investire in questi giocatori perché, Bruno Gaspar docet, a volte le scommesse lontano dai confini sono troppo rischiose. Magari non in territori che adesso la Fiorentina batte e conosce in ogni angolo, vedi Serbia e Francia, però la dirigenza torni a pescare come un tempo tra i migliori prospetti. In B c'è chi ha fatto mirabilie come Marco Varnier, difensore del Cittadella, Sandro Tonali, regista del Brescia. Perché non puntarci? E perché, adesso, non puntare sui vari Riccardo Sottil o Gabriele Gori, e non su Gil Dias e lo stesso Eysseric? Può permettersi di rischiare, la Fiorentina, ma un azzardo simile sarebbe certamente ben gradito anche alla tifoseria.

Breve parentesi di mercato. Europa o non Europa, la proprietà non investirà soldoni importanti sul mercato e per questo la sensazione è che tanto ruoterà attorno a Federico Chiesa. La domanda che si pone Firenze, ma pure la Fiorentina, è: cedere o resistere? Davanti a offerte da 70 milioni di euro, con la garanzia che i Della Valle li reinvestiranno sul mercato, c'è chi annuisce. C'è chi invece vorrebbe vedere quello che per età e talento è il miglior prospetto del calcio italiano ancora un anno a Firenze. E' un bel dubbio, la Juventus c'è ma pure il Napoli e anche l'Inter, da luglio, si farà viva. Così il dubbio resta. Cedere o resistere? Dopo la prima offerta ufficiale la risposta. Definitiva.