FERRAGOSTO DI FUOCO: DUE ACQUISTI E UNA PERMANENZA IMPORTANTISSIMA. OGGI IL GIORNO DEI CAMBI IN ATTACCO: FUORI KALINIC E DENTRO SIMEONE, POI IL MERCATO SARÀ PRATICAMENTE CHIUSO. IN ATTESA DELLE ULTIME OCCASIONI

16.08.2017 01:00 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
FERRAGOSTO DI FUOCO: DUE ACQUISTI E UNA PERMANENZA IMPORTANTISSIMA. OGGI IL GIORNO DEI CAMBI IN ATTACCO: FUORI KALINIC E DENTRO SIMEONE, POI IL MERCATO SARÀ PRATICAMENTE CHIUSO. IN ATTESA DELLE ULTIME OCCASIONI

Prima l'annuncio di GIl Dias, poi quello relativo alla decisione di Milan Badelj di proseguire con la maglia viola addosso e infine l'ufficialità di Cristiano Biraghi. Il Ferragosto della Fiorentina è stato tutt'altro che tranquillo, nessuno degli uomini mercato viola lo ha trascorso sotto l'ombrellone, e nel giro di 24 ore Pantaleo Corvino ha di fatto sistemato la squadra in vista della prima giornata di campionato di domenica prossima a San Siro. L'esterno arrivato dal Rio Ave, ma di proprietà del Monaco, è il sostituto di Federico Bernardeschi, per il rammarico di chi pensava che potesse arrivare il grande colpo ma anche per la speranza di chi pensa che il portoghese possa essere il nome a sorpresa che sposti gli equilibri della formazione viola sia per il presente che per il futuro. Prestito biennale e diritto di riscatto fissato a 20 milioni di euro per Dias, che nelle idee della dirigenza e probabilmente anche in quelle di Pioli sarà il titolare sulla corsia mancina alle spalle dell'unica punta, nel 4-2-3-1 scelto dal tecnico per la stagione che sta per cominciare. Out sinistro che è stato poi completato la scorsa sera con Cristiano Biraghi: l'ex Inter e Pescara si giocherà il posto con Maxi Olivera e avrà una grossa chance per consacrarsi dopo un avvio di carriera fatto di grandi speranze, ma la notizia forse più importante del Ferragosto che ci siamo appena lasciati alle spalle è senza dubbio quella relativa alla permanenza di Milan Badelj.

Stefano Pioli è stato decisivo: il centrocampista è stato convinto dal tecnico, ma dietro alla sua decisione ci sono sicuramente anche altri motivi, visto che il giocatore non ha rinnovato il suo contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. A Febbraio il croato sarà libero di accordarsi con qualsiasi altro club e potrà senza dubbio stappare un contratto più importante da quella società che non dovrà pagare il suo cartellino. Il Milan ci ha provato e la Fiorentina sarebbe anche stata disposta a cedere il giocatore, ma alla fine non è stato trovato nessun accordo tra le parti e Badelj ha deciso di restare, provando a mettersi ulteriormente in mostra e aiutare la squadra viola a tornare in Europa, nell'anno che porterà ai Mondiali in Russia. Chi invece partirà in direzione Milano è Nikola Kalinic. Il club rossonero ha scelto lui per completare l'attacco di Vincenzo Montella e oggi tutto sarà ufficiale. In viola arriverà Giovanni Simeone, che ha già salutato tutti i suoi compagni al Genoa ed è pronto a svolgere le visite mediche con la società gigliata.

Con questo cambio in attacco il mercato della Fiorentina è praticamente fatto, a due settimane dalla fine della finestra di trasferimenti estiva e in molti non saranno certo contenti di come sono andate le cose: via lo zoccolo duro degli ultimi due cicli e dentro giovani di belle speranze, per una scommessa che Corvino e la proprietà proveranno a vincere, per il bene della squadra viola ma anche per evitare che il clima possa diventare ancora più pesante dopo la torrida estate trascorsa sulle rive dell'Arno. Il tempo delle amichevoli è finito. Da domenica si farà sul serio e non ci saranno più alibi. Sempre che gli ultimi 10 giorni di calciomercato non possano regalare sorprese, visto che si creeranno tante occasioni come in ogni ultima settimana che si rispetti e il dg viola cercherà di coglierle. Jovetic resta sempre un nome da tenere sotto osservazione, ma ci saranno anche altri giocatori che potrebbero fare al caso della Fiorentina. Intanto però è arrivato il momento delle ultime due operazioni: Kalinic al Milan e Simeone in viola, dopodiché sarà il momento di fare i primi bilanci, con il campo che sarà il giudice imparziale.