ECCO LA VERITA’ SULLA BRUTTA STORIA DI BORJA VALERO SVENDUTO ALL’INTER. IL TRIBUTO DEL FRANCHI. MERCATO, GIRANO ALTRI MEZZI NOMI: SERVONO INVECE GIOCATORI VERI. VIA OLIVERA, MA NON SOLO. CHIESA A GENNAIO NON SI MUOVE

04.01.2018 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ECCO LA VERITA’ SULLA BRUTTA STORIA DI BORJA VALERO SVENDUTO ALL’INTER. IL TRIBUTO DEL FRANCHI.  MERCATO, GIRANO ALTRI MEZZI NOMI: SERVONO INVECE GIOCATORI VERI. VIA OLIVERA, MA NON SOLO. CHIESA A GENNAIO NON SI MUOVE
© foto di Federico De Luca

Borja Valero torna a Firenze e non poteva non rimettere in moto vecchie polemiche su una cessione che ha lasciato dei forti dubbi a tutti, anche al presidente Andrea Della Valle, e un grande vuoto.

Ma era proprio necessario vendere uno come Borja per la modica cifra di circa sei milioni di euro?

Questo è l’interrogativo che gira dal luglio scorso e nessuno, in Fiorentina, ha mai dato una risposta convincente e accettabile. Cerchiamo di ricostruire cosa è realmente successo.

Come sappiamo, Pantaleo Corvino è tornato a Firenze per abbassare il monte ingaggi e far ripartire un nuovo ciclo, questa in sostanza la mission affidatagli da Diego Della Valle in persona.

E così, liberarsi dei Grandi Vecchi, di quelli che guadagnavano troppo, è stata la prima mossa. Abbiamo già raccontato dell’incontro-scontro con Gonzalo che già nel novembre del 2016, più di un anno fa, fu praticamente messo alla porta. Con altri la stessa storia.

Con Borja Valero le cose sono andate in maniera leggermente diversa. Il giocatore, che guadagnava poco più di due milioni di euro, aveva il contratto fino al 2019, contratto rinnovato da Macia e Pradè appena due anni prima. La logica calcistica avrebbe voluto che un giocatore così, anche se non più giovanissimo (compirà 33 anni fra pochi giorni), fosse messo nella lista degli intoccabili anche nel nuovo corso. E invece no. Quando Borja Valero ha espresso a Corvino la volontà di chiudere la carriera a Firenze, allungando il contratto fino al 2021 (fino a 36 anni) magari spalmandosi l’ingaggio, gli è stato risposto picche. Nessun riguardo per una bandiera, per un giocatore amato, che in cinque anni a Firenze ha dato tantissimo in termini di appartenenza e di professionalità. Gli è stato detto, in sostanza, che nessuno lo avrebbe cacciato contro la sua volontà, ma la nuova Fiorentina non sarebbe stata costruita attorno a lui. Anzi, dopo diversi incontri finiti male, Borja ha capito di essere diventato sgradito al punto che fra lui e Corvino si è alzato il muro dell’incomunicabilità. Gli ultimi mesi Borja li ha passati da separato in casa. E se a muovere Corvino è stato il desiderio di risparmiare e rifondare, c’è anche da mettere in conto l’idea chiarissima di disfare tutta la squadra messa in piedi da Pradè e Macia e liberarsi dei leader del vecchio spogliatoio. Missione ampiamente riuscita.

Inutili i tentativi fatti nella scorsa primavera da Borja Valero con altri dirigenti per smuovere qualcosa in positivo, avrebbe voluto davvero con tutto il cuore chiudere a Firenze, per affetto nei confronti della città e per i tifosi. Forse ha pagato anche questo. Mi chiedo infatti se sia più logico dare due milioni a un Borja Valero o pagare tre stipendi a Eysseric, Sanchez o Cristoforo. Domanda inutile.

Naturalmente, con queste premesse, la storia è finita male. Borja Valero si è irrigidito e ha fatto sapere che sarebbe andato via solo per seguire Spalletti all’Inter, suo grande ammiratore. Corvino ha cercato più volte di far passare il messaggio che era stato il giocatore a voler andar via, ma di recente Adv ha raccontato le cose come sono andate: lo ha voluto vendere la Fiorentina.

Tecnicamente la Fiorentina ci ha perso, ma anche economicamente i sei milioni (circa) incassati non hanno fruttato granchè se pensiamo che per Eysseric ne sono stati spesi circa quattro. Inoltre uno come Borja a fine carriera poteva essere utile in società.

Insomma, quando diciamo che i due mercati del Corvino-bis ci hanno deluso, i perché sono tanti. E per onestà intellettuale, all’inizio, anch’io pensavo che sacrificare un giocatore di 32 anni ci poteva anche stare, ma solo perché ingenuamente pensavo che costruissero una squadra in prospettiva più giovane e più forte. Visto chi hanno comprato, tengo tutta la vita uno come Borja Valero.

L’errore è anche ambientale. In un momento in cui si cercava e si cerca di ricompattare l’ambiente con il senso di appartenenza, Borja Valero sarebbe stato perfetto. Ma Corvino ha il suo modo di gestire, o con me o contro di me. Un uomo solo al comando e roba del genere…

Tornando all’oggi, per Borja il ritorno di domani sarà di sicuro trionfale. La Fiesole è pronta a un tributo straordinario, in genere riservato ai grandi. La coreografia è top secret, ma sarà di sicuro imponente per il Sindaco. Il giocatore lo merita.

Nel frattempo ieri è partito dil mercato di gennaio. Rido nel leggere colpi viola. Vado a leggere i nomi e fatico a trovare certi giocatori nei siti specializzati. Basta esperimenti e scommesse. Non sono bastati quei dieci-dodici giocatori non da Fiorentina arrivati negli ultimi due anni? Se non ci sono i soldi o le occasioni in gennaio, meglio rinviare tutto all’estate cercando, se possibile, giocatori più forti di questi. E non mi si dica che in giro non ci sono perché fra Atalanta e Udinese, tanto per dire due squadre a pari punti con i viola, ne hanno trovati tanti da Palomino a Barak, spendendo cifre lontanissime dal 75+25 che dovrà sborsare la Fiorentina.

Olivera andrà al Cagliari? Servirà un sostituto, magari dicesse sì Antonelli che l’estate scorsa ha preferito rimanere al Milan. Cristoforo e Sanchez non giocano? Li faceva giocare poco anche Sousa, si chiedano il perché. Insomma, in questo mese non sarà facile, preferirei che gli sforzi fossero già concentrati su giugno, magari su qualche parametro zero importante. Anche per questo non mi aspetto granché. E per scrivere che Chiesa può andar via a gennaio ci vuole del coraggio. Ho già detto più volte, non mi illudo e conosciamo bene il calcio di oggi, per me alla fine Chiesa andrà via per migliorarsi in società più grosse e in mezzo a campioni. Non solo per i soldi, ma per la sua carriera. Sarebbe importante che la Fiorentina non si facesse prendere in contropiede come è successo con Bernardeschi che nell’incertezza si è accordato con la Juve e ha messo la Fiorentina con le spalle al muro. Pilotando l’uscita assieme al giocatore magari si possono fare più soldi e trovare soluzioni gradite.