CON ROSSI SONO SUBITO BOTTI DI MERCATO

04.01.2013 00:00 di  Massimo Sandrelli   vedi letture
CON ROSSI SONO SUBITO BOTTI DI MERCATO

C’è del movimento, e che movimento. Pradè e Macìa, il braccio e la mente, il gatto e la volpe, stanno preparando le loro grandi manovre, come di consueto, senza parere. E se il nome di Giuseppe Rossi è destinato a incendiare ancora di più una piazza che adesso sogna a occhi aperti, le manovre non sembrano destinate ad esaurirsi con "Pepito". A momenti dovrebbe essere ufficializzato l’ingaggio di Marcelo Alejandro Larrondo Paez, argentino, un ragazzone di 190 centimetri, dal Siena. Sarebbe lui il vice-Toni. Larrondo, dopo aver cominciato nel mitico River Plate è arrivato a Siena dove è inciampato sul calcio scommesse. Roba da poco: omessa denuncia. Ma di lui dicono un gran bene. Potrebbe essere un altro di quegli attaccanti argentini che arrivano in Italia un po’ goffi, pesanti ma che qua si raffinano mettendo in luce, poi, tutto il loro valore. Una scommessa che sarebbe divertente da giocare. Per ora su 58 partite ha realizzato 9 gol.

Gli altri due nomi di mercato sono due fantasisti. Il primo è l’uruguaiano di nonno italiano Marcelo Vecino Falero, ventidue anni ad agosto. Un talento che, con il passaporto italiano, diventerebbe un investimento sicuro. I suoi sono di Torella del Sannio, un paesino del Molise che conta 803 abitanti, tra la Maiella e il Gran Sasso. In Uruguay è approdato al Nacional di Montevideo prima di prendere il volo per Firenze. E’ un centrocampista puro, forse più regista che trequartista, visto che non sembra abbia una specifica vocazione per il gol. Il secondo è Rafal Wolski, polacco, ventuno anni. Dal Legia Varsavia ha conquistato prima la nazionale under 20 e poi, sotto la guida di Zmuda, anche quella maggiore. E’ un talento anche lui senza essere un goleador. Senz’altro un elemento di grande interesse.

Fa specie che l’interesse viola si concentri sui centrocampisti e in particolare sui talenti offensivi. A conferma che la filosofia di Montella è sempre quella di avere una squadra che sappia fare gioco, una squadra di pensiero, insomma, si parla di centrocampisti o di veri e propri talenti come Giuseppe Rossi. Avendo visto le paginate che la Gazzetta dello Sport riserva al futuro della Juventus e a quelli che saranno i suoi obiettivi prossimi venturi, avendo contato tra questi anche il nome di Jo-Jo Jovetic, verrebbe quasi da pensare che in sede viola ci si stia preparando a questo “sacrificio” futuro. Non sia mai detto che si possa applaudire a una cessione ma con i tempi che corrono e se i nipotini di Agnelli decidessero di invocare lo svincolo a costo di trenta milioni, beh allora ben vengano i giovanissimi dall’Uruguay, dalla Polonia o da dove meglio si crede, oltre ovviamente al giovane italo-americano. L’unico modo per stare in questo calcio è far cassa, scoprire nuovi talenti e rincorrere la champions. Sembra che Della Valle (almeno Andrea) questo lo abbia capito e allora viva i Della Valle e Forza Viola.

Massimo Sandrelli. Giornalista, Rtv38.