ADV: NON SERVONO LE PAROLE, ORA I FATTI. L’EUROPA LEAGUE E’ UN DOVERE. IL SESTO FATTURATO DEVE PUNTARE AL SESTO POSTO. TROPPO OTTIMISMO, QUESTA SQUADRA E’ MODESTA. NAPOLI, SERVE L’ORGOGLIO

24.04.2018 00:04 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ADV: NON SERVONO LE PAROLE, ORA I FATTI. L’EUROPA LEAGUE E’ UN DOVERE. IL SESTO FATTURATO DEVE PUNTARE AL SESTO POSTO. TROPPO OTTIMISMO, QUESTA SQUADRA E’ MODESTA. NAPOLI, SERVE L’ORGOGLIO
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© foto di Federico De Luca

Quando sento dire in giro "Adv deve parlare", "cosa aspettano i Dv a dire qualcosa", a volte non capisco. Ma forse è un problema mio. Cosa devono dire di più rispetto a quello che hanno fatto filtrare attraverso i manager (Cognigni) o detto direttamente in mezze frasi o concetti più elaborati come quelli di sabato a Sassuolo?

Le parole le porta via il vento, diceva Osho. E davanti alle massime di Osho mi inchino. Il problema è che non arrivi il tifone, quello può far male. Scherzi a parte, di parole invece io sarei anche stanco.

Andrea Della Valle che promette l’Europa League è come sentire un disco dei Pooh. L’avrò ascoltato mille volte, da quando avevo i capelli fino ad oggi, quanto tempo è passato?

L’Europa League, come l’Araba Fenice. Il Grande Miraggio. Ma chi se ne frega dell’Europa League, non è più tempo di proclami o illusioni. E’ tempo di fatti concreti, soprattutto è tempo di tornare a fare bene calcio. Non per ingraziarsi la piazza, non per prendere applausi o consensi, non per il fatturato, ma perché semplicemente una società di calcio deve pensare a fare bene la sua missione: il calcio. Andrea lo deve capire. Non è predicando e sperando l’unione fra città, squadra e tifosi, o promettendo l’Europa League che la Fiorentina d’incanto potrà tornare a essere una grande squadra. Servono le idee, il lavoro quotidiano, le intuizioni, le energie, un mercato degno della Fiorentina e l’umiltà per riconoscere gli errori (troppi) di due anni sbagliati.

Andrea Della Valle deve sapere, ma non siamo certo noi a dovergli insegnare nulla, che negli ultimi due anni molti dei suoi dipendenti (perché di dipendenti si tratta) hanno lavorato al di sotto delle aspettative. Andrea Della Valle deve sapere che tanto quello che conta e conterà sempre, è solo e soltanto il campo. Se la squadra va bene e si fa buon calcio, tutto il resto è una conseguenza.

Altrimenti l’Europa League è solo fumo negli occhi. L’occasione da sfruttare, un’altra illusione.

Ho paura che gli otto risultati positivi e soprattutto le sei vittorie, abbiano rivalutato certe figure e convinto la proprietà che questa è una squadra vera, sulla quale contare. Ma spero di sbagliare. Adv non si faccia convincere. Esamini la situazione. Guardi i giocatori. Si riveda le partite. Ragioni con la sua testa e non con quella di certi manager che, al massimo, sanno fare di conto. Il calcio è altra roba.  

Questo gruppo è da elogiare, lo ripeto fino allo sfinimento, è fatto di ragazzi dai grandi valori, uomini veri che hanno la maglia attaccata alla pelle, che hanno dato tutto in momenti drammatici, ma adesso è il momento di tornare a fare calcio bene e con le idee chiare.

In quanto all’Europa League, siete sempre stati voi, signori Della Valle, a palare di fatturati. Bene. Vi seguo quando dite che lo scudetto è impossibile e la Champions League qualcosa di incredibile. Ma siccome la Fiorentina ha il sesto fatturato del campionato, ogni anno deve puntare al sesto posto. Deve essere competitiva per quella posizione lì, quello è il suo posto. Se fai bene calcio devi stare lì dall’inizio alla fine del campionato. Poi ti può andare tutto benissimo e arrivi quinto, sei sfortunato e arrivi settimo o ottavo, ma devi esserci. Fare un’annata come questa, anche tredicesimi in classifica, dietro l’Udinese, non è e non può essere da Fiorentina. L’Europa League non è una concessione dei Della Valle e non deve essere un merito: questo è il livello della Fiorentina e questo ci aspettiamo.

Se non riuscite a stare lì, con cento milioni spesi per il mercato, vuol dire che non avete fatto bene calcio. Il vostro mestiere. Che qualcuno ha toppato.

E se un presidente onorario deve spargere ottimismo in pubblico, mi auguro che l’analisi privata sia più feroce. Che meriti e demeriti vengano valutati. Che sugli errori si intervenga.

Dire "punteremo all'Europa League"mi ricorda tanto le letterine che facevo alle elementari per i genitori, "Domani sarò più buono….". Sapete quante ne ho scritte? Essere buono era un dovere, come un dovere puntare all’Europa League per una presidenza come quella della Fiorentina.

Quindi per Adv è il momento della concretezza. Stop. Aspettiamo fiduciosi quei 5-6 giocatori pronti da innestare sugli altri 8-9 promossi in quest’anno difficile. Poi, di contorno, ma solo di contorno, pianticelle, scommesse e Primavera.

Detto questo, saluto con positività il ritorno in pista dei Della Valle, ma invito Adv a cambiare passo e marcia. Nessuno vuole il remake di quello che è stato. Se ci si aspetta un atteggiamento diverso della città e dei tifosi, anche i Dv devono cambiare marcia. E non parlo di investimenti, ma di atteggiamento, attaccamento, dedizione, anche controllo della situazione. In sostanza, partecipazione. Negli ultimi due anni le cose sono andate male anche perché è stata data troppa autonomia, il calcio, come tutte le aziende, oggi si fa in pool, è finita l’era dell’uomo solo al comando.

Un altro consiglio non richiesto: Adv la smetta di cercare consensi facili da quelli che stanno attorno e oltre. Abbia coraggio, faccia le scelte e non si fidi di nessuno.

Dico questo anche perché, purtroppo, la squadra a Sassuolo è tornata drammaticamente sulla terra. E’ finita la spinta emotiva, i Grandi Obiettivi emozionali sono più lontani e vivere al di sopra delle proprie possibilità non è per sempre. Non c’è panchina, se mancano due o tre di quelli migliori, attorno c’è il vuoto tecnico, vali quanto il Sassuolo. Non mi sembra che Adv questo l’abbia percepito e questo mi preoccupa pensando al futuro.

E’ giusto che l’Europa League sia ancora in testa a tutti, obbligo provarci fino all’ultimo, ma avete guardato la classifica e il calendario? Fra l’altro ricordo che per ora si arriva in Europa solo da sesti e l’Atalanta ha quattro punti in più. Se il Milan vince la coppa Italia (possibile) il settimo posto non c’è più per nessuno.

Insomma, dalla proprietà mi aspetto discorsi diversi e soprattutto fatti. Solo Diego può dire cose che vanno oltre e (speriamo) di prospettiva. Dovrebbe parlare a fine campionato. Aspettiamo fiduciosi.

In attesa, è scoppiata la mania dello "scansiamoci" contro il Napoli per danneggiare la Juve. Errore. A parte che la Juve si sta danneggiando da sola, una squadra deve sempre onorare la maglia e i tifosi, andare in campo con orgoglio, per l’impresa. La rivalità e le contrapposizioni sane sono il bello dello sport, ma giocarsela sempre è un obbligo anche morale. Che bello sarebbe per questi ragazzi se riuscissero a fermare il Napoli che gioca il miglior calcio in Italia…. Si fa sport anche per questo, ci si scansa nel traffico per evitare di essere investiti.