SOLO UN INCIDENTE DI PERCORSO
Che beffa. Ha un sapore davvero amaro la sconfitta in quel di Siena. Con la Fiorentina che disputa un primo tempo di ottima fattura, costruisce buone occasioni da rete ma non realizza. Addirittura, su una di queste, si domanda ancora come non ha fatto a segnare. Lo spiegherà lo stesso autore, poco dopo in sala stampa, il perché di questa sconfitta. Pazzini non si nasconde, ammette le proprie responsabilità e si fa carico di questo zero a uno a Siena che brucia.
Apprezzabile, e da uomo vero, il gesto del centravanti. E se per oggi, probabilmente, la mente continuerà a tornare su quel tocco sballato da pochi metri, siamo sicuri che in futuro, il prima possibile, il Pazzo tornerà a segnare, magari gol molto più difficili. D'altronde, nel calcio, succede anche questo. E gli episodi, leggi punizione bomba di Maccarone che probabilmente non vedremo più per i prossimi sedici campionati di Serie A, possono anche punirti amaramente.
Quel che conta, e che resta alla vigilia della spedizione inglese, è il primo tempo del “Franchi”, e la stanchezza emersa nella ripresa. A Liverpool, contro l'Everton al contrario vittorioso in Premier, i viola dovranno mettere in campo cuore e agonismo come s'impone nei grandi appuntamenti. E servirà giocare con maggiore continuità, per tutti i novanta minuti, e non soltanto nei primi quarantacinque. Per dimostrare che quello di ieri, a Siena, è soltanto un incidente di percorso che ci può stare.