FIORENTINA, Ora spazio ai rinnovi
Sono già passati cinque giorni da quando le luci dell'Ata-Quark Hotel si sono abbassate ed è calato il sipario sulla campagna trasferimenti invernale; acquisti, cessioni, beniamini che diventano avversari, volti nuovi che diverranno familiari; è questo il mercato che tanto appassiona i tifosi, che già proiettano la loro immaginazione su quanto potrà avvenire in estate. Ma c'è un mercato parallelo, che ha gli stessi protagonisti -calciatori, dirigenti, procuratori- ma che si svolge con altre modalità e in altre sedi, ma non per questo meno importante: quello di chi è restato, almeno per ora. Rinnovi, adeguamenti, richieste di garanzie: su questi fattori si gioca il futuro di chi finora non è stato uomo-mercato ma presto potrebbe diventarlo. La Fiorentina, in questo senso, non fa eccezione: tre nomi su tutti, uno per reparto, tre storie diverse, tre casi peculiari. Iniziamo dalla difesa dove si registra il caso forse più spinoso: quello di Tomas Ujfalusi: il difensore ceko, a dire il vero, uomo -mercato lo è da sempre, da quando Lucchesi e Della Valle lo prelevarono dall'Amburgo, strappandolo alla concorrenza della Juventus, fino alle ultime sirene spagnole, passando per i corteggiamenti inglesi. Corvino afferma di avergli offerto il possibile, il giocatore ed il suo entourage giocano a fare i misteriosi, richiamando spesso l'esempio del rinnovo in extremis di Dario Dainelli. Di sicuro, ormai, la vicenda si chiuderà sul filo di lana, proprio come è accaduto per il difensore toscano, ma non è detto che finisca allo stesso modo. Diverso il discorso per Fabio Liverani; arrivato in riva all'Arno a parametro zero, l'ex laziale, dopo una stagione altalenante, sembrava, l'estate scorsa, quasi un fardello di cui liberarsi; alla fine è rimasto, diventando un titolare quasi inamovibile ed un elemento fondamentale per gli equilibri della squadra; anche per lui si prospetta una situazione destinata a risolversi in extremis, ma le lusinghe di Spalletti e la ricerca costante di un centrocampista da parte del club gigliato paiono allontanarlo sempre più da Firenze. Una storia completamente diversa quella di Christian Vieri; quandò l'estate scorsa si presentò nel ritiro di Castelrotto il contratto annuale che firmò fu visto come un attestato di fiducia fin troppo eccessivo da parte della società: allora sembrava più giusto un contratto a gettone, mentre oggi sono in molti a sperare che il giocatore continui la sua avventura in maglia viola; Vieri è cambiato, non ha perso, per fortuna, la confidenza con la rete che ha contraddistinto la sua lunga carriera, ma nella sua terra d'origine pare aver raggiunto la maturità come uomo. Però Vieri è Vieri, un personaggio come ne sono rimasti pochi nel mondo del calcio, e va preso per come è: potrebbe decidere di chiudere la carriera a Firenze, come tentare una nuova avventura, oppure addirittura decidere di appendere le scarpe al chiodo. Solo a fine estate sapremo se e quali di questi giocatori resteranno alla Fiorentina. Dovessero partire nessun dramma, la squadra viola ha retto al trauma della partenza di Toni e saprà fare a meno anche di loro. Ma è sempre triste quando un pezzetto di Fiorentina se ne va.
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