CORVINATE DECISIVE
"Dopo un Fenomeno Rumeno un Papa Waigo, nun ce par vero". Potremmo tradurre così il tormentone dei Pitura Freska dopo la vittoria per 1-0 della Fiorentina contro il Livorno, decisa proprio dal gol dell'attaccante senegalese. Ci ha visto lungo ancora una volta Pantaleo Corvino, poco da dire: corsa, potenza, una vera forza della natura pronta a scaricare i suoi cavalli sul terreno di gioco del Franchi. Il fato (e l'entrata assassina di Pasquale) ha voluto che l'africano entrasse nel primo tempo per rilevare l'infortunato Semioli: lui, diligentemente, ha seguito le indicazioni tattiche di Prandelli, imbrigliando tutta la sua indisciplina tattica propria dei calciatori del continente nero e mettendosi al completo servizio dei gigliati.
Sempre in tema di "Corvinate e affini", impossibile non citare Zdravko Kuzmanovic. Il giocatore dal nome impronunciabile, il ragazzo con lo sguardo e gli occhi da bambino, ma con i piedi da fenomeno e le movenze da campione affermato, è cresciuto esponenzialmente in questa stagione sino a diventare il leader incontrastato della mediana della Fiorentina. Detta i tempi alla stregua di Liverani, copre come Donadel, propone come e meglio di Montolivo. Un centrocampista a tutto tondo, un po' Gerrard e un po' De Rossi, fatte le dovute proporzioni. Un giocatore su cui puntare per il futuro, una pianta che sembra quasi "geneticamente modificata" dalla velocità con cui sta crescendo.
Papa waigo e Kuzmanovic. Dall'Africa e dalla Serbia arrivano le più belle sorprese della Fiorentina che vince e convince contro il Livorno, che vola in solitaria al quarto posto in virtù del pari esterno al Massimino del Catania, che prende morale in vista della Sfida delle Sfide contro la Juventus. Poco da dire. Ancora una volta bisogna dire grazie a Prandelli e Corvino.