METEORE VIOLA, Aguirre: la più grande meteora viola

05.12.2006 08:36 di Leonardo Menicucci   vedi letture

Diego Vicente Aguirre , nato a Montevideo il 13 Settembre 1965, è stata una fra le più grandi meteora della storia recente viola, tanto che non ha esordito neanche in Campionato.
Prima della Fiorentina

Inizia a giocare a calcio mentre studia odontoiatria in piccole squadrette professionistiche: prima nel Liverpool (non la squadra inglese, ma uruguaiana), poi nel San Francisco de Sales e nel Playa Honda. Nel 1986 viene acquistato dal Penarol e si toglie delle grandi soddisfazioni: vince il Campionato uruguaiano e l’anno dopo vince anche la Coppa Libertadores ai danni della squadra colombiana America de Cali. Aguirre segna il gol della vittoria in finale! In squadra con lui gioca un’altra meteora del calcio italiano: Perdomo. Dal 1987 il Penarol non è più riuscito a diventare Campione americano, per questo è ricordato ancora con molta gioia dai tifosi uruguaiani.
Alla Fiorentina

Il gol vittoria nella massima competizione americana fa il giro del mondo ed il ragazzo diventa famoso. La Fiorentina riesce ad acquistare il giovane attaccante ed a metterlo a disposizione dell’allenatore Eriksson. Aguirre esordisce in Coppa Italia il 24 Agosto 1988 a Pistoia contro l’Avellino: vittoria 1-0 con gol di Baggio. Diego gioca titolare ed è sostituito al 25’ del secondo tempo da Perugi. Nella seconda partita la Fiorentina perde 4-2 a Pisa ed Aguirre gioca il secondo tempo, in sostituzione di Pellegrini. Il 31 Agosto 1988 a Pistoia, al 15’ della ripresa, Aguirre segna il suo primo (ed unico) gol italiano: la Fiorentina vince 3-0 contro la Virescit con doppietta di Baggio.

Diego gioca fino al 31’ del secondo tempo, poi è sostituito da Pellegrini. L’ultima sua apparizione in viola è del 3 Settembre 1988 ad Ancona: la Fiorentina vince 1-0 con gol (guarda caso!) di Baggio ed Aguirre gioca fino al 12’ della ripresa, quando è sostituito da Pellegrini. Eriksson non è convinto del giocatore, si fida più di giocatori come Borgonovo e Pruzzo, e quindi si decide di rescindere il contratto prima dell’inizio del campionato. Il povero Diego ha giocato solo 248 minuti in Coppa Italia, ma è rimasto simpatico ai tifosi viola che a Pistoia gli hanno dedicato anche uno striscione : Forza Aguirre!.
Dopo la Fiorentina
Aguirre decide di restare in Europa e va a giocare in Grecia nell’Olimpiakos (dove resta fino al 1990). Poi torna in America e va a giocare in Brasile: Internacional de Porto Alegre (1990/91) e Sao Paulo (1991/92), dove non trova il rinnovo del contratto nonostante una media realizzativa molto alta: in campionato 8 presenze 3 gol, in Coppa di Brasile 4 partite 2 gol. Il povero Diego continua a girare come una trottola: Independiente (Argentina, 1992), Marbella (España, 1993-95), Peñarol (1995-96) e River Plate (1997-98). Ormai 33enne chiude la carriera con 2 stagioni in squadre di secondo livello: Fas (El Salvador) e Bolívar y Temuco (Chile)
Dov’è oggi

Oggi Aguirre è un allenatore: nel 2001 lo ritroviamo come tecnico della squadra peruviana Alianza San Agustin. Nel 2002 nel Plaza Colonia e nella stagione 2003-2004 nel Peñarol, dove ancora è ricordato come un eroe per quel gol nella finale più importante. Ultima nota di colore: Aguirre è anche professore di pianoforte.