ZAURI, Porto sempre la Fiorentina nel cuore
Per molti sarà sempre uno dei capitani più carismatici della storia della Lazio, uno di quei giocatori silenziosi ma che ha sempre dato l'anima per la maglia biancoceleste. Domenica, però, Luciano Zauri, si ritroverà di fronte proprio il suo passato ( e forse anche il suo futuro: ha un contratto che lo lega al club capitolino fino al 2013, ndr), quella squadra che lo ha reso celebre e che lui non ha mai dimenticato. Terzino, difensore centrale, centrocampista e all'accorrenza anche attaccante: il ragazzo di Pescina ha ricoperto praticamente tutti i ruoli nella sua carriera ed ora con la maglia della Sampdoria si sta togliendo diverse soddisfazioni. Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, durante la trasmissione Lazio di Sera, l'ex calciatore di quelle Lazio targate Roberto Mancini e Delio Rossi, tra emozioni e ricordi, ha espresso la propria opinione in merito alla delicata sfida di domenica che si disputerà al Marassi tra i blucerchiati ed i biancocelesti, non disdegnando un tuffo nel passato.
Quanto ti manca la Lazio?
"La Lazio, come detto in ogni mia intervista, mi manca tantissimo. Non me ne sarei mai andato. Domenica è una di quelle partite che non vorrei mai affrontare. Quella biancoceleste è una società a cui mi sento legato in maniera profonda, sia contrattualmente che sentimentalmente. La mia speranza è sempre quella di poter tornare a vestire quella maglia, magari anche il prossimo anno. Ma non dipende da me".
Ti sei chiesto come mai la Lazio sta vivendo una simile situazione?
"Le annate negative possono capitare. Guardate l'Inter negli anni addietro, esclusi gli ultimi. Ha sempre speso fior di quattrini senza mai ottenere nulla di concreto".
Il tuo rapporto con la società?
"Verosimilmente ho un buon rapporto con tutti.Quest'anno credevo ci fosse la possibilità di rimanere. Mi auguro di poter tornare presto, anche se sono già due anni che lo vado dicendo. Con Lotito ci ho parlato ma anche con altre persone, che mi hanno detto che non rientravo nei piani tecnici e che l'anno prossimo se ne sarebbe riparlato. Speriamo sia la volta buona...".
La tua esperienza alla Sampdoria...
"Ciò che avevo chiesto era quello di entrare in un gruppo che mi volesse bene. Così è stato prima alla Fiorentina e poi adesso alla Sampdoria. Abbiamo iniziato benissimo ma poi siamo calati. L'attuale posizione in classifica credo rispecchi in pieno le nostre potenzialità, forse va anche al di sopra delle nostre aspettative".
Come mai non sei rimasto a Firenze?
"La società ha fatto una scelta, prendendo un giovane come De Silvestri nel mio ruolo. Nonostante questo, porto anche la Fiorentina nel cuore..."
Domenica arriva la Lazio a Genova...
"Sarà una partita difficilissima. La Lazio è alla disperata ricerca di punti e cercherà di vincere a tutti i costi. Troverà, però di fronte una squadra come la Sampdoria che, togliendo domenica, vorrà proseguire il trend positivo delle ultime settimane".
Che idea ti sei fatto di Mauro Zàrate?
"E' un giocatore molto forte, speriamo che anche domenica venga lasciato in panchina (ride, ndr). Se non sarà lui a scendere in campo, ce ne sarà qualcun'altro di pari livello. Conosciamo le potenzialità dei biancocelesti nel reparto avanzato ma anche noi non siamo da meno. La partita la decideranno i due attacchi".
Una tua impressione sul nuovo allenatore della Lazio, Edy Reja...
"I risultati degli ultimi anni gli stanno dando ragione. Ha compiuto grandi imprese come quella di portare il Napoli dalla C alla A. Non ho mai avuto modo di conoscerlo, ma spero, sia per me che per lui, di ritrovarci alla Lazio nel mese di luglio...".
Possibilità di restare alla Sampdoria?
"Di questo ancora non abbiamo parlato. E' un pò presto, io sono in prestito, è un discorso che affronteremo piu avanti. Sarò sempre grato a questa società per l'opportunità che mi ha concesso".
Senti ancora qualche giocatore della Lazio?
"Qualcosa c'è, qualche mio ex compagno lo sento ancora. Ma i rapporti piu importanti li mantengo con gente che lavora al di fuori della Lazio...".
Cos'è successo prima che andassi via dalla Lazio? Il rapporto con Rossi si era incrinato?
"Posso assciurarvi che con l'allenatore non c'è mai stato alcun tipo di problema. Probabilmente qualcuno voleva scalare delle posizioni ed si è divertito a giocare con il mio nome. I problemi li tengo per me ma riesco a dormire sereno la notte....".
Domenica a Genova arriveranno tanti tifosi Laziali...
"E' sempre un piacere vederli,. Li terrò sempre nel cuore. Non ho bisogno degli applausi e dei cori. Il mio modo di stare in campo è eloquente. ho dato tutto per la maglia biancoceleste. Posso giocare bene o male ma il mio modo di essere sarà sempre lo stesso. Ho giocato a Genova e Firenze, ma il rapporto che ho avuto con quelli dell'Atalanta in 13 anni e con quelli della Lazio in 5 non sono paragonabili a niente...".