PALERMO, La partita dei tanti ex

03.10.2010 10:16 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Repubblica
PALERMO, La partita dei tanti ex
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Fiorentina- Palermo permette di puntare i riflettori su situazioni curiose. Come quella di Ezequiel Munoz, per un anno e mezzo giocatore della Fiorentina e poi «misteriosamente» finito al Palermo. Corvino ha sempre glissato, sostenendo che dopo il grave infortunio patito dal giovane argentino l’investimento era divenuto troppo rischioso. In realtà si dice che il no all’acquisto sia arrivato direttamente da Mihajlovic, non troppo colpito da ciò che ha potuto vedere di Munoz tramite video. In ogni caso quanto vale Munoz si capirà a fine stagione ma Zamparini è sicuro del colpo e rilancia: «Seguirò ancora le mosse di Corvino cercando di anticiparlo, i giocatori che interessano a noi sono gli stessi che interessano alla Fiorentina». Ed effettivamente è così, talvolta va bene ai viola (vedi Toni acquistato a nove milioni e anche Santana che il suo contributo in viola lo ha dato), altre volte al Palermo (vedi Balzaretti, che con Prandelli proprio non riusciva a giocare e che oggi è uno dei migliori terzini sinistri del campionato). C’è poi l’eterna vicenda Liverani, che la Fiorentina ha regalato al Palermo non volendo più giocare col regista e che oggi, a due anni di distanza, sta cercando di sostituire con il suo alter ego D’Agostino.

Liverani a Palermo è considerato determinante ma, anche in Sicilia come a Firenze, mostra i soliti pregi e soliti difetti. Infine Miccoli, che Corvino non riscattò scontrandosi addirittura con Moggi. Il Palermo lo ha preso dal Benfica e se ne è innamorato ma, per quanto riguarda l’attacco, Firenze non ha rimpianti. Palermo e Fiorentina si scontrano anche a livello giovanile, dove il Palermo ha già vinto un campionato primavera e, conoscendo Corvino, questo deve pesargli molto. I fiori all’occhiello sono Babacar ed Hernandez ma quest’ultimo è già esploso (doppietta lo scorso anno proprio ai viola) mentre Babacar attende il suo turno.