NASSI, Lega, FIGC e poltrone: ministro pensaci tu
Claudio Nassi, ex dirigente viola negli anni 80, nel suo blog parla dei problemi del calcio e della spartizione delle "poltrone" della Lega e FIGC auspicando l'intervento del ministro Lotti. Ecco le sue parole: "Come al solito non ci si smentisce, neppure quando si è toccato il fondo. Nonostante ancora una débacle, la quarta, dopo la mancata presenza ai Mondiali del '58 e le brucianti sconfitte con la Corea ai Mondiali del '66 e del 2002, si ha conferma di quanto pensi la gente e cioè che chi è al comando guarda ai propri interessi e ben poco al calcio. D'accordo, niente di nuovo sotto il sole, se non le proposte di chi conosce i delicati meccanismi di questo gioco solo in superficie, inframmezzate da nomi di calciatori dal passato più o meno illustre. Poi la sorpresa del Presidente del CONI, che spera non si trovi la quadra l'11 dicembre e dal commissariamento pro tempore di Tavecchio si passi a quello di Malagò, ben più lungo e con ampi poteri, in attesa di coronare un sogno: la Presidenza della FIGC. Non volevo credere quando, mesi or sono, me lo disse un dirigente di lunga pezza. Di nuovo scoppia la lotta tra le società che non sono dell'avviso, men che meno i vertici delle Leghe, Sibilia e Gravina, e quelli che pensano di avere vantaggi da Malagò o dall'eventuale alter ego Fabbricini".
"Dopo essere venuti fuori i nomi di Brunelli, Gravina, dell'ex Vicecomandante della Guardia di Finanza Marchetti e di De Servio, uomo Infront, pare aver acquistato credito Sami Kahale, 56 anni, nato al Cairo, con studi negli USA, ma italianissimo, fino a poco tempo fa Presidente e AD della Procter & Gamble per il Sud Europa. Soluzione gradita a Urbano Cairo e ai membri della Commissione di Lega incaricati di esaminare i candidati. Superfluo ricordare le spinte che vengono da ogni parte della politica per mantenere il comando delle operazioni, mentre tutti, col Presidente della LND in testa, vorrebbero preservare l'autonomia federale da invasioni di campo. Viene da sorridere nel vedere la moltitudine di politici muoversi nel tentativo di appropriarsi di quella poltrona che, pur non avendone mai capita l'importanza, è sempre una poltrona e, come tale, ha un fascino particolare. I nomi? Non pochi, perfino quelli trombati, ma pronti a mettere fuori la testa alla prima occasione. Una sola persona potrebbe chiudere la questione: il Ministro dello Sport Lotti. Ha il potere per farlo. Mi piace ricordare ancora una frase di Abete di alcuni giorni or sono che invita a una guida collegiale e credo auspichi che siano Sibilia, Gravina e un terzo a portare avanti un'azienda di queste dimensioni, per non sottostare ai pareri di troppi presidenti".