MAZZONE, Domani garantito calcio spettacolo
"E' stata un'esperienza positiva. Uscivo per la prima volta da Ascoli, ho fatto tre anni, ho raggiunto anche il terzo posto. Poi la società dopo aver esonerato Nereo Reocco, che pace all'anima sua non c'è più, mi lasciò la possibilità di fare la Coppa Italia che vincemmo all'Olimpico. Lui fu gentilissimo, volle che io assumessi nell'ultimo mese la guida della Fiorentina, sul piano federale non avrei potuto ma mi presi la responsabilità. Comunque il lavoro era stato fatto da lui". Lo ha detto in esclusiva a Palermo24.net il decano degli allenatori, Carlo Mazzone che ha presentato la partita che la sua ex Fiorentina giocherà domenica al Renzo Barbera contro il Palermo.
Mister, che partita si aspetta?
"Una partita altamente godibile dal punto di vista tecnico perché giocano a calcio. Prevedo calcio spettacolo, pagherei per vedere questa partita, così come tutti gli innamorati del calcio tecnico. Il Palermo sta giocando un ottimo calcio perché ha grandi giocatori di notevole spessore tecnico e Delio Rossi li fa giocare a calcio, un calcio fatto di manovra. Sarà una partita ricca di gol o almeno con tante conclusione a rete. Hanno calciatori che possono esprimere grane gioco. Mi auguro però che non si ripetano episodi come negli ultimi anni, vedasi il gol di mano di Gilardino o il mancato fair play di Mutu. Spero sia una partita regolare, mi piacerebbe vedere delle azioni individuali o qualche bella triangolazione".
Al Palermo mancheranno Cavani e Simplicio. Che ne pensa del modo in cui si sono fatti ammonire?
"Effettivamente sono state ammonizioni stupide, ci vorrebbe autocontrollo. Purtroppo la stanchezza e lo stess portano questi ragazzi a perdere la testa. Fa bene Zamparini, come ha detto, a multarli. Anche ai miei tempi c'era questa regola. Io mi sarei fatto sentire sia da Cavani che da Simplicio, però non è tanto il richiamo, la cosa importante è multarli, fa parte di certe regole".
Da Zenga a Delio Rossi e il Palermo viaggia a vele spiegate. Che ne pensa di questo cambio?
"Ero convinto che Zenga avesse l'esperienza giusta per fare bene, aveva entusiasmo, ma il calcio è strano perché bisogna essere bravi e fortunati. Zenga è stato poco fortunato, ma non voglio dire che Rossi è fortunato. Magari adesso c'è qualche giocatore in condizione, mentre prima non lo era. Si dice che la squadra non gioca per l'allenatore o che non è sintonia, ma dopo tanti anni di esperienza posso dire che sono tutte cose false. La verità è che ci sono calciatori che in un determinato momento danno il meglio, mentre in altri no e tutto gira male. Fa comodo però a chi deve dare giudizi dire che ci sono problemi con gli allenatori. Il calcio è fatto anche per creare discussione".
Delio Rossi fin da quando è arrivato gioca con il 4-3-1-2. E' questo, secondo lei, il modulo adatto ai rosanero?
"Un modulo non determina un campionato. In questo momento Delio Rossi è riuscito a portare entusiasmo e gioco, i calcaitori sono in grande condizione e poi è chiaro che l'allenatore bravo fa rendere al meglio i suoi giocatori. Ho la sensazione che questo Palermo sul piano tecnico sia un'ottima squadra con entusiasmo e con un grandissimo pubblico. Può essere la rivelazione del campionato".