FIORE, Berna mi ricorda Robbiati. Con la Lazio...
L'ex centrocampista di Fiorentina e Lazio Stefano Fiore, attualmente commentatore tecnico per Mediaset Premium, ha parlato così ai microfoni di Radio Blu, in vista della partita che vedrà scontrarsi (domenica alle 12.30) proprio le due compagini in cui ha militato: "Centrocampo viola ancora tra i migliori della Serie A? Forse il migliore no, ma tra i migliori sicuramente sì. E' chiaro che dopo due anni così belli ci poteva stare un calo di rendimento generale da parte di questo reparto, soprattutto per il fatto che gli avversari adesso hanno preso le contromisure e conoscono a memoria il gioco della Fiorentina. Calo del centrocampo legato a una questione d'età? Non ritengo l'età un fattore fondamentale. Dipende tutto da un calo di condizione, non si può pensare di andare sempre a cento all'ora. Quando una squadra affronta la Fiorentina imposta la partita nel bloccare le fonti di gioco ed è quindi normale che il centrocampo possa risentirne. Kurtic al posto di Borja Valero? Lo sloveno ha più corsa e più fisicità di Valero, anche se perde in geometria e in qualità rispetto allo spagnolo. Borja ha altre caratteristiche, ma dato che anche Aquilani e Pizarro sono calciatori simili a lui, Kurtic può apportare la velocità e il dinamismo che mancano. Con la Lazio la stessa squadra vista contro l'Inter? Non saprei. Montella valuterà in base alla condizione fisica di tutti i suoi giocatori. Borja Valero rimane comunque un elemento fondamentale per la Fiorentina e sono sicuro che, se sarà nelle condizioni ideali, si riprenderà il suo posto. Borja trequartista? E' un giocatore che per qualità può giocare in qualsiasi parte del campo, anche in quel ruolo, pur essendo un trequartista atipico. Nel calcio moderno, il trequartista deve infatti essere molto rapido e imprevedibile nell'ultimo passaggio, ma Montella ha sempre dimostrato che le idee contano più dei numeri o dei moduli. Quale giocatore viola è insostituibile? Dico Pizarro, un regista davvero unico per lettura di gioco. Nel suo ruolo possono starci anche altri, ma non con gli stessi risultati. Stefano Fiore nell'attuale centrocampo della Fiorentina? Sarebbe stato ideale per me. Con Montella come allenatore avrei potuto fare ancora meglio nella mia carriera.
A Firenze venivo schierato esterno, anche se da giocatore ero il classico interno di centrocampo e con gli schemi di Montella sarei quindi andato a nozze. Candreva il più pericoloso della Lazio? Assolutamente sì. Ha le caratteristiche tecniche e fisiche per spaccare qualsiasi difesa. Questo ruolo di esterno gli giova, perché parte da lì e poi si sposta in tutte le zone del campo. E' l'uomo da temere, ma la Lazio ha anche tante altre frecce nel proprio arco. Un pronostico per Fiorentina-Lazio? Sarà una bella partita, sia per il calcio offensivo di Montella sia per quello della Lazio, che con Pioli ha intrapreso un percorso interessante. Baba e Berna? Hanno caratteristiche differenti tra loro e fanno entrambi dell'imprevedibilità la loro arma migliore. Bernardeschi per come si muove mi ricorda Robbiati, mentre Babacar è più un centravanti puro. Un possibile ritorno in viola di Mutu? L'età conta relativamente, l'importante sono le condizioni fisiche e gli stimoli. Mutu ha fatto bene a Firenze, tornerebbe volentieri e in una piazza come questa potrebbe anche ripetersi, ma dipende tutto da come sta fisicamente e da come si è allenato in questi ultimi anni. Le esperienze a Firenze e a Roma nella mia carriera? Sono state due parentesi finite troppo presto, quando non dovevano ancora concludersi. A Firenze alla fine di un anno bellissimo scoppiò Calciopoli e non c'erano le condizioni perché io rimanessi. Nella Lazio, dopo tre anni positivi coronati con la vittoria della Coppa Italia, per alcuni problemi societari fui costretto ad andare a Valencia. Il mio ricordo più bello in viola? Ce ne sono tanti. Fu un anno splendido e avrei voluto fermarmi di più. L'aria che si respirava quell'anno in città era veramente straordinaria, perché il feeling con tifosi e compagni era unico".