AGROPPI, Anche io non credo alla Cittadella
Fonte: calciomercato.com
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Aldo Agroppi, per analizzare il momento della Fiorentina, parte dal 'fattore Franchi' come chiave dei successi della formazione viola. 'La differenza fra la Fiorentina vista a Catania e quella di ieri contro l'Udinese è determinata dal giocare in casa - ha esordito l'ex tecnico piombinese, ospite di Rete 37 -. La squadra viola conferma di essere irresistibile al Franchi, facendo diventare il Genoa e l'Udinese formazioni sgangherate. Fuori casa non ha personalità e convinzione per una continuità di risultati. Se giocasse fuori casa come in casa, la Fiorentina sarebbe una formazione da scudetto'.
'Ad oggi Gilardino non deve temere la concorrenza di nessuno per la maglia azzurra - ha aggiunto Agroppi -. Toni sul gol all'Inter è stato lasciato libero, e per me rimane ancora macchinoso. Il bomber viola non deve essere in pensiero per un suo impiego ai Mondiali, visto che è punto di riferimento per le squadre in cui gioca, ed è un attaccante di primissimo livello sul fronte europeo'. Inevitabile un commento dell'ex tecnico viola sulla querelle Diego Della Valle-Prandelli. 'Anch'io non credo nella realizzazione della Cittadella, perché per ristrutturare i campini ci sono voluti più dei cinque anni dichiarati dal tecnico viola - ha concluso il piombinese -. La Cittadella è un qualcosa che andrebbe troppo in là nel futuro. Non servono comunicati e interviste tramite i giornali, come ha fatto Diego Della Valle, nei confronti di Prandelli. Le cose fatte per il bene della Fiorentina non sono quelle fatte negli ultimi tempi, usando la stampa, né da Prandelli né dal patron. Il tecnico ha preso un impegno con la società fino al 2011, se non ci fossero problemi rimarrebbe a Firenze. Ma ha una voglia matta di vincere, vuole fuggire e sta scaricando le responsabilità verso la proprietà per andare alla Juventus'.