ADRIANO, No al Parma e no al prestito

27.08.2007 12:40 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: gazzetta.it

Una decisione in 48 ore per Adriano. L'ipotesi di una cessione in prestito in Inghilterra sembra ormai compromessa: "O l'Inter lo tiene e lo fa giocare, oppure il giocatore preferisce la cessione" ha dichiarato il suo procuratore Gilmar Rinaldi. Insomma, c'è il rischio concreto di un doloroso braccio di ferro, con il brasiliano che resta in nerazzurro sino a dicembre e prova trovare un acquirente importante al mercato di gennaio.

IL PROCURATORE - Rinaldi lo aveva preannunciato ieri: "Sono stato tutto il giorno con Adriano. Abbiamo parlato tanto e ci riserviamo una notte di riflessione prima di dire la nostra. Ma una cosa è certa: quest’idea del prestito ci ha sorpreso". Stop. Dietro le quinte emerge il disappunto dell’Imperatore. Se la questione fosse stata posta per tempo, lui avrebbe potuto guardarsi intorno. Invece una soluzione in extremis lo obbliga a scelte circoscritte. Così l’attaccante nerazzurro esclude l’ipotesi-Parma. Né sembrano praticabili altre soluzioni italiane.

Particolare questo che indispone il giocatore. Non è un mistero, infatti, il feeling con il Milan. Ma è altrettanto esplicita l’indisponibilità dell’Inter a prendere in esame una simile (clamorosa) ipotesi.

LA SOLUZIONE INGLESE - Piuttosto il d.t. nerazzurro Marco Branca lavora ad una soluzione-lampo in Premier League. E’ sempre in piedi il discorso con il Manchester City (la trattativa parallela per Julio Baptista sembra arenata), ma occhio anche alla soluzione Newcastle. S’è interrotto, invece, il discorso con l’Arsenal.
QUEI TEST MEDICI - Ma perché l’Inter ha deciso all’improvviso di cedere Adriano? Filtra un’indiscrezione: recenti test medici avrebbero appurato che la sua operazione di recupero fisico andava a rilento e ciò ha indotto il club a fare questa scelta in apparenza frettolosa. Roberto Mancini indirettamente conferma questa tesi: "Noi ad Adriano vogliamo bene, mentre chi parla di questo argomento da fuori ne approfitta solo per fare polemiche. Da tempo tutti noi ci auguriamo che torni quello di un tempo, ma ribadisco: va valutata la soluzione migliore, considerando anche quella che vada a giocare dove può trovare più spazio e continuità". E sul centrocampo fa una battuta sibillina: "Lasciamo arrivare Pelé, poi, valuteremo la situazione...".