ADRIANO, Ero alcolizzato, dovevo tornare in Brasile

01.10.2009 10:25 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: gazzetta.it
ADRIANO, Ero alcolizzato, dovevo tornare in Brasile
FirenzeViola.it
© foto di Federico de Luca
Il nuovo Adriano, quello tornato a guadagnarsi i cori e le standing ovation del Maracanà a suon di gol tanto da rientrare nel giro della Seleçao, è meno ricco ma più felice. Questo è quanto ha confessato l’ex attaccante nerazzurro alla rivista brasiliana R7, con cui ha ricordato il periodo nero vissuto in Italia tra alcol e scorribande notturne per locali e discoteche. “Dopo la morte di mio padre sono caduto in una depressione che riuscivo a curare solo con l’alcol. Ero felice solo quando bevevo, e non smettevo mai. Uscivo tutte le sere e bevevo qualsiasi cosa mi capitasse davanti: vino, whisky, birra…molta birra”, ha raccontato. Ma oggi, il ritorno in Brasile e la vicinanza della madre e degli amici di un tempo hanno aiutato Adriano a risollevarsi, e poco importa se lo stipendio si alleggerito sensibilmente. “La gente pensa che sia stato un folle a rinunciare al contratto milionario che avevo, ma la verità è che non esistono soldi in grado di compensare l’affetto familiare. Ho rinunciato a tanti milioni, ma ho comprato la felicità”, ha dichiarato.
 
 
LA ROTTURA CON MANCINI — Che la perdita del padre sia stata la principale causa scatenante della depressione, tanto da spingerlo in una vera e propria spirale d’alcolismo, è una cosa di cui Adriano non ha mai fatto mistero. Ma l’intervista di ieri ha svelato come tutto ciò si ripercuoteva all’interno dello spogliatoio nerazzurro, dall’atteggiamento accondiscendente della dirigenza fino alla rottura con Mancini. “Mi presentavo ogni giorno ubriaco. Non dormivo per paura di fare tardi, ma alla fine arrivavo comunque in condizioni impresentabili, e allora mi mandavano a dormire in infermeria, mentre ai giornalisti dicevano che avevo avuto qualche problema muscolare”, ha rivelato Adriano, raccontando anche come Mancini non fosse tollerante quanto la dirigenza. “Non smettevo mai di bere e la situazione divenne insostenibile, finché iniziai ad entrare in conflitto con Mancini e dovetti lasciare l’Inter”.
 
IL TENTATIVO DI MOURINHO — Il prestito al San Paolo sembrava aver risolto tutto, ma il successivo rientro in Italia fece ripiombare Adriano nei vecchi vizi. “Pensavo di aver superato i miei problemi, ma presto tornai quello di prima, solo e senza nessuno su cui fare affidamento, e così ricominciai a bere”. Il cambio sulla panchina interista con l’addio di Mancini e l’arrivo di Mourinho aveva convinto Adriano a tentare il rilancio personale in Italia. “Tornai per Mourinho, ma non fu sufficiente. Ricominciai di nuovo con le feste, le donne e l’alcol”. La nuova ricaduta tolse ad Adriano anche l’appoggio della dirigenza, con Moratti in primis, nonostante il disperato tentativo di recupero da parte di Mourinho. “La società non era più disposta ad accettare la situazione e ha rinunciato a insistere nel mio recupero. Mi dispiace per Mourinho, che addirittura litigò con alcuni dirigenti nel tentativo di convincerli a trattenermi”. Felice e sereno a distanza di 6 mesi dalla traumatica rottura con la società nerazzurra, Adriano sembra dunque ringraziare Moratti per non aver ceduto alle pressioni di Mourinho. Come dire: cacciato e felice.