TORINO, Comotto è incedibIile
Sembra quasi che il Torino sia circondato da iene fameliche, pronte ad approfittare delle sue difficoltà per farlo a brandelli e papparselo. Sgradevoli situazioni già viste nelle epoche ante-Cairo. Un “circolo” dove si trovano organi di stampa, altre società, operatori di mercato. Comunque sia, gli attacchi ci sono e sono pericolosi, ancorché magari involontari. Accade comunque che si faccia fare una bella figuraccia al Torino in diretta tv, quando un’autorevole testata dà per quasi concluso il clamoroso scambio Comotto- Osvaldo con la Fiorentina. Poi però si ferma tutto e si dice: «Dietrofront, il Torino si è accorto che l’italoargentino ha già avuto due tesseramenti in stagione (l’Atalanta che l’ha riscattato dal Lecce e la Fiorentina che l’ha acquistato dai nerazzurri, ndr) e che non può cambiare maglia». Come dire: dirigenti del Toro, siete una banda di dilettanti incompetenti.
LA REPLICA
Difatti il Torino si arrabbia non poco e risponde con Cairo: «Nemmeno mai pensato a Osvaldo. Mai parlato di lui, neppure al telefono, con la Fiorentina, né tantomeno di Comotto ».
«INCEDIBILI»
A proposito di Comotto: il suo nome riapre il caso che ha serpeggiato nelle ultime ore secondo il quale sia lui sia Di Michele sarebbero sul piede di partenza, desiderosi di andarsene subito dal Torino. Ordunque, la situazione di classifica, i fischi, alcune questioni di ordine ambientale non spargono felicità nello spogliatoio granata. Ci sta l’insofferenza. Ci sta - è il caso di Comotto - che il promesso e meritato, ma non sottoscritto, rinnovo del contratto abbatta l’umore. Però la “fuga” è un’altra cosa. Questa la posizione di Cairo: «Comotto è il nostro capitano. L’ho comprato un anno fa e poi riscattato in estate con un blitz. Col mister si è deciso che fosse il capitano del Toro. Il mio assoluto desiderio è che continui a vestire la maglia granata. Spero vivamente che anche Comotto la pensi come me». Ovvio che dalle parole occorrerà passare rapidamente ai fatti (leggasi nuovo contratto). Ancora Cairo: «Ho parlato al telefono con Di Michele, vuole rimanere al Toro e fare bene al Toro. Di questo sono molto contento perché credo in lui».