SEGNALI
Doveva essere la settimana di Witsel e di Jonathan. Presi addirittura per una cifra complessiva di 11 milioni di euro. E' stata, invece, la solita settimana di chiacchiere. Niente allarmismi ne', soprattutto, sorprese, almeno da parte nostra. Non ci abbiamo mai fatto troppo affidamento su questi due acquisti, soprattutto a certe cifre. E continuiamo a non farcene. Per quanto riguarda il centrocampista dello Standard, sfortunato protagonista con la propria nazionale della sfida con la Turchia di tre giorni fa, gli 8 milioni di cui si è parlato nei giorni scorsi rappresentano, a nostro avviso, la giusta valutazione. La quale, tuttavia, non corrisponde, almeno al momento, al suo prezzo sul mercato. Per cui, giustamente, anche il Milan frena. Non sappiamo quale sarà la sua destinazione finale. Di certo, e non solo per le voci che corrono, ci pare sempre meno un giocatore da Fiorentina; nel bene e nel male. Lo Standard Liegi è un club con cui un gioco al ribasso difficilmente potrebbe funzionare. E scordatevi anche che la Fiorentina lo abbia “bloccato” da tempo. Come fu detto, ad esempio, anche per Vossen.
Usare certi termini quando si parla di eventuali trattative con determinate società e decisamente fuori luogo. Si tratterebbe poi, in ogni caso, di una scommessa. Come lo sono stati, seppur col senno di poi, giocatori che facevano faville con la casacca dei "diavoli rossi" e che poi si sono trovati in grossa difficoltà nel Belpaese. Se, tuttavia, nonostante i dubbi che da tempo nutriamo e che, successivamente, anche altri nostri colleghi hanno iniziato a nutrire, l’operazione dovesse andare clamorosamente in porto, si tratterebbe di un segnale importante. Ovvero di una prima indicazione su quella che potrebbe essere la nuova rotta della Fiorentina. Cosa che non accadrebbe, invece, se ad andare in porto fosse l’acquisto di Jonathan. Il quale rappresenterebbe un inquietante segnale di continuità con quel modus agendi improntato all’improvvisazione che ha contraddistinto gli ultimi due mercati di Pantaleo Corvino. E che una società che ha fatto capire ormai chiaramente quali siano le sue esigenze non può permettersi. Discorso analogo per quanto riguarda Paulo Vitor Barreto, ovvero l’unico giocatore che sembra attualmente davvero vicino a trasferirsi a Firenze. Sicuramente l’attaccante del Bari, almeno dal punto di vista tattico, darebbe più garanzie rispetto al proprio connazionale del Santos. Ma si tratterebbe della solita “scappatoia” vista fin troppe volte negli ultimi anni. E, ripetiamo, non è di questo che ha bisogno la Fiorentina. E nemmeno lo stesso Corvino, che, ne siamo certi, incassata la conferma della società, vorrà anche dimostrare di poter riscattare in fretta una fase opaca della sua fulgida carriera. Per questo non ci pare un caso che Andrea Della Valle, dopo la partita col Bologna, abbia dichiarato: “Corvino avrà molto da fare”. E dallo stesso Della Valle, ci aspettiamo, oltre ad alcune prese di posizione “ufficiali”, un’indispensabile opera di supervisione su quello che sta accadendo. Sulla scia di quanto scritto dal nostro direttore, quindi, riponiamo grande speranza nell’intervento di colui che continuiamo a ritenere l’unico vero e proprio punto di riferimento di questa Fiorentina.