PRIMA DI..

16.02.2011 00:30 di  Marco Gori   vedi letture
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FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Il noto opinionista Gianluca Di Marzio dichiara che questa potrebbe essere una settimana decisiva per il rinnovo di Marco Donadel; musica per le nostre orecchie, visto che abbiamo più volte e in vari modi caldeggiato la permanenza in maglia viola del mediano veneto. L'altrettanto noto, e forse ancora più esperto, Pierpaolo Marino sostiene che la Fiorentina sia al momento la destinazione più probabile per Momo Sissoko. Anche di questo ne siamo più che lieti. Ma attenzione all'analisi, cinica ma estremamente realistica, fatta dalla collega Alessandra Gozzini su La Gazzetta dello Sport a proposito della situazione di Riccardo Montolivo: "Per i proprietari del club è inutile parlare di garanzie tecniche da dare ai giocatori, la voglia di investire si dimostra con i fatti e al giocatore è stato offerto quello che chiedeva. Così, la palla torna al capitano. Tempo limite per una risposta? Ancora non c’è, ma ad aprile la Fiorentina vuol pensare alla squadra del 2012 dovrà sapere se poter contare o meno su di lui". Niente di più giusto. Ci viene però spontaneo chiederci: tra due mesi la Fiorentina saprà anche quale sarà il proprio allenatore per la prossima stagione? Perchè, attenzione, qui stiamo parlando del reparto nevralgico della squadra. Molti sostengono che un allenatore debba adeguarsi al materiale che il proprio club gli mette a disposizione: niente di più falso, almeno ai giorni nostri. Non ci pare un caso che la Fiorentina abbia iniziato a ritorvare se' stessa da quando Mihajlovic ha potuto adottare, almeno in parte, il proprio credo tattico, ovvero un modulo con un centrocampo a tre. E non è un caso che un solo acquisto azzeccato -quello di Behrami- stia portando notevoli benefici, molti di più rispetto ad un anno fa, quando gli innesti furono ben quattro ma quasi tutti sbagliati.

Lo ripetiamo anche oggi, non stiamo tirando la volata a nessuno. Ma la società prima di avere le idee chiare su quali saranno i giocatori su cui costruire il proprio futuro dovrà averle su chi sarà colui che guiderà, coordinerà e preparerà questi ultimi. Perchè, fatta eccezione per i tecnici e/o le squadre che giocano con una difesa a tre, per quanto riguarda difensori e attaccanti ci si può anche arrangiare, ma sul centrocampo non si scherza. Poche ore fa, chiacchierando in maniera informale con l'agente di Zdravko Kuzmanovic, abbiamo ragionato su come sarebbe stata l'attuale linea mediana della Fiorentina senza la partenza del nazionale serbo: quasi perfetta, abbiamo concordato. Ma, come ci ha fato lui stesso notare, ormai è acqua passata. Sia chiaro: non siamo qui nemmeno a rimpiangere o a caldeggiare un ritorno del "Kuz". Siamo semplicemente ad auspicare un futuro senza rimpianti. E un futuro senza rimpianti lo si ha solo quando si hanno le idee chiare. Molto chiare.