MERCATO, La Juve insiste su Diego
Juve spalle al muro. Sul mercato non sono più consentiti errori di valutazione. Sergio Almiron che doveva essere una colonna del centrocampo; Tiago che avrebbe dovuto garantire quel qualcosa in più. E pure Andrade che era stato scelto per guidare la difesa. Errori da archiviare. Ma ora si deve cambiare metodo: se il prestigio della Juve è sopravvissuto a calciopoli e alla retrocessione (e al primo mercato del dopo B), è venuto il momento di alimentare le aspettative generali con qualche segnale concreto, cioè con almeno un colpo degno di tale nome. E più passa il tempo, più alla Juve si convincono che l’oggetto del desiderio in assoluto da preferire corrisponda sempre di più al brasiliano Diego. Non è una novità, al massimo è una riscoperta. E’ già qualche anno che gli osservatori bianconeri informano la base della straordinaria continuità del trequartista targato Werder Brema. Nell’ultimo periodo però Rafael Van der Vaart aveva preso il sopravvento, soprattutto già con la maglia della Juve», aveva dichiarato l’olandese al culmine dell’infatuazione bianconera.
Che resiste ed è corrisposta, perché in fondo l’operazione rimane assolutamente praticabile per ragioni di convenienza economica (un contratto che si potrebbe sciogliere grazie a una clausola tra un anno), oltre che per l’accertata predilizione del fantasista verso la Juve. A complicare la situazione c’è l’iniziativa del Valencia deciso a dare seguito a un antico corteggiamento con un investimento imponente e immediato e un appuntamento che potrebbe giro di una decina di giorni. La Juve può giocare d’anticipo (un blitz in Germania è stato programmato più o meno tra una settimana) ma bisogna stabilire se realmente intende farlo. Il ds Alessio Secco ha sottolineato come Van der Vaart abbia parlato troppo (l’altro giorno in effetti l’olandese ha strategicamente fatto marcia indietro, puntualizzando di non essere stato ufficialmente contattato da dirigenti juventini), mentre Claudio Ranieri ha sollevato il quesito tattico sull’effettivo ruolo del capitano dell’Amburgo: più seconda punta che centrocampista offensivo. Adesso tutto è nelle mani della Juve. In Bundesliga, Diego e Van der Vaart proseguono nel testa a testa di gol e prodezze, solo che il brasiliano è quotato più di 30 milioni e l’olandese meno di 20. Ma si può trattare, in entrambi i casi. Per Diego, che a questo punto rappresenta il sogno, non si è ancora andati aldilà di semplici contatti. Basta volerlo: se una Juve che vuol essere grande ha bisogno di Diego, una grande Juve deve andare a prendere Diego.