MERCATO, Il punto sulla Serie A
Innanzitutto 70.641 grazie: sono i lettori del mio ultimo editoriale, nella giornata di mercoledì scorso. Si potrebbe riempire (quasi) San Siro. Adesso puntiamo a quota 100mila in un solo giorno: c'è tempo per riuscirci, già così siete molto affettuosi. Nel frattempo il mercato si scalda:mancano poco meno di 40 giorni allo stop e non si può certo dire (come sento dire da qualche superficiale) che sia stato un mercato moscio. C'è gente che ripete sempre le stesse cose: non c'è un euro, soltanto scambi. In realtà, Juve e Napoli hanno fatto molto, l'ultima settimana dell'Inter è stata frenetica. E ritengo che l'operazione che dovrebbe permettere a Eto'o e Hleb di indossare il nerazzurro vada considerata un capolavoro. In sintesi: ti liberi di quell'irriconoscente di Ibrahimovic (perdente di successo in Champions League), porti a casa Eto'o, Hlbe e un cinquantino (di milioni). Credo che vada inserita tra le operazioni-modello degli ultimi dieci anni: considerato Eto'o forse il migliore attaccante al mondo,non sono d'accordo con Bergomi quando sostiene che cedendo Ibra l'Inter abbia rinunciato a un intoccabile. Ibra vive di fantastiche sgommate ma quando si fa l'ora della Champions ha bisogno del pannolino: se contro il Villareal o il Liverpool avesse fatto il 30 per cento di quanto aveva fatto contro il Siena oppure contro il Bologna, Moratti si sarebbe consolato (almeno) con la partecipazione a una finale Champions. Eto'o più Milito è tanta roba, soprattutto se l'Inter dovesse portare a casa un centrocampista di qualità, in modo da presentare il famoso 4-3-3 che Mourinho nella scorsa stagione non ha potuto proporre con una certa continuità e soprattutto con la convinzione che avrebbe dovuto avere. Il distacco umorale della gente in fondo fa la differenza. Ibrahimovic aveva rotto abbastanza con i suoi atteggiamenti, infatti sono in pochi che lo rimpiangono. O che lo rimpiangeranno. Non aveva lasciato traccia come era accaduto a Kakà, la differenza era stata fatta dai sui gesti incivili e in qualche caso volgarissimi, dalla sua strafottenza e dalle sua spallucce (sempre) come si ti facesse una cortesia a indossare quella maglia e quindi a passare ogni mese a riscuotere oltre un milione (cifre ufficiali, soltanto ufficiali).Pensate se l'Inter di Eto'o e Milito dovesse andare fino in fondo in Champions, comunque andare abbastanza fino in fondo e se Ibra in Catalogna si smarrisse dentro le Ramblas, alla ricerca di un feeling con Messi. Pensate se il Barcellona dovesse scoprire che il perdente di successo di Champions si confermasse dalle parti del Camp Nou: sarebbe la conferma che quella di Moratti è stata una grande operazione. Intanto lo sarà,aspettiamo l'annuncio, dal punto di vista commerciale.
Juve e Napoli si sono avvicinate: Ferrara a Mourinho per lo scudetto, Donadoni al resto della compagnia per il quarto posto. A me la Juve piace e anche molto, lasciando perdere ormai i paralleli tra Felipe Melo e D'Agostino. Con un po' di chiarezza e riconoscenza è stata risolta per tempo la vicenda Del Piero, senza attendere l'ultimo minuto dell'ultimo giorno utile, si poteva fare la stessa cosa per Nedved. Io proverei a cedere Trezeguet (occhio al Milan in agguato nelle ultime ore), anche se l'ingaggio è un freno ed è la conferma che la Juve avrebbe dovuto darsi una mossa più o meno dieci- undici mesi fa di questi tempi quando chiedeva la luna. Il Napoli si avvicinerà ancora di più al quarto posto se De Laurentiis (bravo ad abolire a Marino qualsiasi manovra sul mercato sudamericano, ancora più bravo se abolirà i lunghi silenzi dei giocatori) non sbaglierà le ultime mosse e se eviterà di andare ulteriormente in rotta di collisione con Lavezzi: inutile ricordare quanto è accaduto qualche mese fa, ormai è un'altra storia e si spera che il ragazzo abbia messo giudizio. Obinna sarebbe stato un ottimo acquisto, ma se tornasse di moda Pandev sarebbe il massimo. Mi sarei aspettato qualche segnale dalla Fiorentina nell'ultima settimana, i segnali arriveranno anche se mi rendo conto che passare da Cruz a Castillo nell'immaginario collettivo non deve essere il massimo della vita. Continuo a pensare che con Zenga e quei talenti sudamericani il Palermo possa davvero divertirsi: stimolati tutti al massimo, i riscontri sarebbero eccellenti. Quanto al Milan basterebbe soltanto dire, chiaro e tondo, che il problema è quello di cercare un saldo indipendentemente dal valore dell'attaccante. Il Milan vorrebbe acquistare una borsetta pregiata al cinquanta per cento del reale valore, ma non in tempo di saldi. Praticamente impossibile. Se Luis Fabiano costa 20 il Milan lo vuole a 14, se Dzeko è valutato 28 il Milan intende spenderne 22. A Galliani chiedo tutto ma almeno di non sbandierare la solita storia del club più titolato: sembra la classica situazione di chi vive di ricordi, preoccupato da un presente come minimo imbarazzante. Intanto vorrei che decollasse il mercato del Bari: l'acquisto di Antonelli a parametro zero mi sembra abbastanza inutile, con tutto il rispetto per un buon esterno di B che difficilmente sarà titolare all'ombra di Ventura. Il mercato del Bari era partito discretamente (Bonucci, Meggiorini,Paro) ma adesso non mi sembra all'altezza di una città importante e di una tifoseria di quel livello. Andare sui parametri zero significa che non ci sono soldi in cassa, nel quale caso Matarrese avrebbe il dovere di uscire allo scoperto e di spiegare come stanno le cose, evitando di cadere nei soliti equivoci degli ultimi anni. Troppo facile smentire l'interesse di altre cordate: è più importante dimostrare di essere all'altezza di un Bari tornato in serie A. Le altre cose sono CHIACCHIERE e basta. Qualcuno punti la sveglia, qualcuno svegli la proprietà attuale.