MERCATO, Accordo vicino per Bojinov a Manchester
Bojinov ha il biglietto aereo di ritorno dalla Bulgaria per Milano, ma le destinazioni si cambiano e i voli si cancellano, da Malpensa per esempio si arriva anche a Manchester, dove il City di Eriksson ha alzato la sua offerta a 10 milioni. I soldi degli inglesi sono cash (la società è controllata da Thaksin Shinawatra, ex primo ministro thailandese) e non è difficile prevedere un rilancio, perché Eriksson non è un allenatore come gli altri e bisogna accontentarlo.
Valeri Bojinov è ai primi posti della sua lista (che comprende anche Chiellini), considerata la giovanissima età l’attaccante viola viene considerato perfino un affare e la Fiorentina sta sperando in un altro rilancio del club inglese. Dieci milioni possono bastare? La plusvalenza alla rovescia per la Fiorentina sarebbe di 5 milioni rispetto al gennaio 2005, ma come si è capito la società non è disposta a convertire la linea dura.
La notizia del Manchester a un passo dalla Fiorentina arriva dall’Inghilterra, mentre la pista spagnola viene considerata in discesa. Da seguire semmai l’offerta russa dello Spartak Mosca, affiancata nelle ultime ore anche da quella del Lokomotiv. Corvino ha passato una domenica semifestiva a Lecce, qualche telefonata e basta, in realtà l’affare Bojinov non è più tecnico e viene principalmente gestito dall’amministratore delegato Sandro Mencucci.
L'interesse del Manchester è così reale che venerdì la società inglese ha inviato un suo osservatore a Castelrotto, dove il giocatore bulgaro è stato schierato a sorpresa al centro dell’attacco nell’amichevole contro il Veneto Team. Prandelli ha parlato di un’opportunità concessa al giocatore che si è ben allenato con i compagni, spiegazione corretta, ma a questa si è affiancata anche la richiesta della società: il Manchester aveva chiesto infatti di valutare le condizioni fisiche di Bojinov impegnato in una partita, e non solo in allenamento. Curiosità soddisfatta.
Bojinov ha un biglietto aereo per Milano e dopodomani è atteso a San Piero a Sieve per la seconda fase del ritiro viola. Dalla Bulgaria il giocatore ripete che il suo destino è nelle mani della società e del suo procuratore Jerry Palomba. Atteggiamento che conferma una volta di più il distacco con la dirigenza viola.