IL VALZER DEGLI SCONTENTI
Sarà anche uno dei campionati più belli degli ultimi anni. Ma sta lasciando l’amaro in bocca a molti. Ai tifosi della Sampdoria, che dopo la cavalcata verso la Champions League della scorsa stagione vedono il pareggio ottenuto proprio qui a Firenze come un passo importante verso la salvezza. A Claudio Ranieri, che dopo l’insensato linciaggio mediatico subito a Torino sembrava aver trovato la propria dimensione nella sua Roma, ed ora si trova a pagare per colpe in gran parte non sue. A Rolando Bianchi -scendendo per un attimo nella serire cadetta-, eroe del popolo granata ma non sufficientemente apprezzato dal proprio allenatore. A Mauro Zarate, che a Roma, sponda biancoceleste, sta vivendo una situazione analoga. A Gian Piero Gasperini, che ha pagato per una campagna acquisti faraonica ma non esattamente oculata. A Massimo Ambrosini, veterano di un Milan dove vede sempre meno spazio per il proprio futuro. A Delio Rossi, stanco dei giri in otto volante cui lo sta sottoponendo il proprio patron. Non mancano, ovviamente gli scontenti anche in casa nostra. A partire da quei giocatori in scadenza di contratto, che, inutile ripeterlo, a nostro avviso andrebbero accontentati il prima possibile. Per passare a quelli che, al di là delle dichiarazioni di rito, sognano piazze più importanti, e forse dovevano essere accontentati già l’estate scorsa. E sono scontenti soprattutto i tifosi viola.
Stanchi delle docce scozzesi cui vengono sottoposti dalla loro squadra del cuore, oltre che dal vetusto catino del “Franchi”. Ma se siamo andati a guardare in casa altrui non è in virtù del proverbio che dice mal comune mezzo gaudio, bensì perché nel calcio chi è scontento in una certa situazione non lo è in un’altra. E contentezza spesso significa anche rinascita dal punto di vista tecnico. Ne sono un esempio alcuni calciatori passati proprio da Firenze, per periodi più o meno lunghi, come il solito Pazzini, ma anche Balzaretti e Cacia. Tutto questo per dire che il prossimo mercato, vista anche la sempre più grave crisi di liquidità, potrebbe vedere molti scambi od operazioni low-cost, almeno dal punto di vista del costo del cartellino, che coinvolgano giocatori, tecnici e anche dirigenti che hanno ancora molto da dare al nostro calcio ma che hanno semplicemente bisogno di cambiare aria. Ancora è presto per capire quale sarà la linea guida del prossimo mercato della Fiorentina. Anche se non crediamo ci sia ancora molto da aspettare. Probabilmente quei sette punti che potrebbero arrivare nelle prossime 5-6 partite. Ecco che allora la Fiorentina potrebbe entrare come gradita ospite in quel walzer degli scontenti che vedrà come partecipanti molti dei club della massima serie. Ed i nomi che abbiamo indicato non sono puramente casuali. Almeno alcuni di loro.