L'È TUTTO SBAGLIATO... PARTE I

18.04.2011 23:59 di  Marco Gori   vedi letture
L'È TUTTO SBAGLIATO... PARTE I
FirenzeViola.it
© foto di Marco Rossi

Speriamo che lassù in cielo, da dove guarda anche la sua Firenze, il mitico Gino Bartali non se ne abbia a male se riprendiamo una sua storica frase: “L'è tutto sbagliato l'è tutto da rifare”. Ma davvero non riusciamo a trovare altre parole per definire il lavoro che attende la Fiorentina nel prossimo mercato. Abbiamo –e continueremo a farlo anche stanotte- analizzato la stagione della squadra viola, che da ieri può dirsi definitivamente chiusa, cercando di capire cosa si può salvare di questa annata. In questa sede cercheremo di capire più nel dettaglio cosa si può salvare di questa rosa.

Già ieri abbiamo parlato della situazione dei portieri. Aggiungiamo soltanto che oltre alle situazioni di Boruc, Frey e Neto ci sono da tenere in considerazione anche quelle di Avramov e Seculin, ovvero l’ex secondo portiere della nazionale serba e colui che fino a qualche mese fa difendeva la porta della nazionale under 21. Un assortimento di estremi difensori da far invidia anche al Barcellona, solo che la Fiorentina non prende parte alle coppe europee, non ha una squadra B ne’ società “satelliti”. E pensare che noi siamo stati tra i pochi a non condividere i cori dei tifosi che a ottobre invocavano ironicamente l’arrivo di un altro portiere..Non eravamo maghi e non abbiamo fatto alcuna Macumba a Frey, ma non ci saremmo mai aspettato che il posto da extra-comunitario venisse usato per l’acquisto di Neto..

Veniamo alla difesa, il reparto di cui ci occuperemo stasera:

A destra si è deciso, a inizio stagione, di lasciare tutto invariato puntando su Comotto e De Silvestri. Il primo –encomiabile per impegno e professionalità- non è certo un fulmine di guerra, e forse proprio per questo motivo è tra i giocatori in scadenza di contratto quello che ha più chances di rinnovare. Paradossale ma vero. L’ex laziale ha avuto un calo notevole negli ultimi mesi, e le prestazioni che hanno portato Cesare Prandelli a convocarlo in Nazionale paiono un lontano ricordo. Visto che anche in questo caso si parla di un atleta e di un professionista esemplare, ci viene da pensare che sia anche lui vittima di una preparazione estiva non proprio azzeccata, o di qualche ruggine con Mihajlovic. Sono solo nostre supposizioni, sia chiaro, ma supposizioni avvalorate dalle voci di mercato che stanno diventando sempre più insistenti. Riuscirà anche in questo caso il nostro ds a realizzare una plusvalenza?
Al centro ci pare sempre più smarrito Alessandro Gamberini. Colui che un tempo rappresentava una garanzia ora è sempre più un incognita. Sarà forse il caso di sfruttare in chiave mercato un nome ancora altisonante prima che sia troppo tardi? Michele Camporese era fino a pochi mesi fa una delle poche note positive di questa grigia annata. Ora pare essersi anche lui eclissato. E forse nemmeno per colpa sua. Tenendo conto che si parla di un ragazzo di nemmeno 19 anni, non sarà rischioso puntare su di lui? Completano il reparto Natali e Kroldrup: due onesti “pivot” che possono fare sempre comodo. A patto di avere al loro fianco un centrale rapido e tecnico. Si dice che uno di loro sia destinato a partire. Handle with care.
A sinistra è diventato titolare inamovibile Manuel Pasqual, 29 anni compiuti il mese scorso e un contratto in scadenza nel 2012. Non è più il fulmine di guerra della stagione 2005/2006 ma le sue ultime prestazioni sono apparse perlomeno sufficienti. Non è un campione ma in una squadra che pare destinata a smembrarsi ma non a rinforzarsi troppo potrebbe essere perlomeno un punto di riferimento. L’ultimo dei Mohicani. L’alternativa all’esterno veneto in questa stagione ha avuto il nome di Nikola Gulan. Il giovane serbo non ha demeritato nelle poche occasioni in cui è partito titolare, ma di recente pare aver stretto grande amicizia con gli steward della tribuna. Misteri di Mihajlovic.

Per fortuna un nuovo innesto è assicurato: quello del centrale del Cesena, Felipe Dias da Silva Dalbelo, oops, scusate, Dal Bello. Un ritorno che è una garanzia..