GILARDINO, Voglia di addio per la Champions

Tace, il Gila, o al massimo pronuncia frasi di circostanza per garantire che «al Milan sta benissimo» e non solo per i 3,2 milioni l’anno che il contratto gli garantisce fino al 2010. Ma dietro l’ufficialità, blindata dalla sua indole di bravo ragazzo, Gilardino muore dalla voglia di andare altrove per dimostrare che le gerarchie rossonere non sono poi così giuste.Magari a Firenze, dove Cesare Prandelli (suo mentore nelle straordinarie stagioni di Parma) lo accoglierebbe a braccia aperte. Si vedrebbe molto bene, il Gila, in una Fiorentina che si affaccia all’Europa dalla porta principale della Champions.

Il club viola, peraltro, avrebbe pure la pedina di scambio, il portiere Sebastien Frey, da offrire ai rossoneri. Resta, piuttosto ingombrante, il problema dell’ingaggio di Gilardino che supera non di poco il tetto di ingaggio fissato dai Della Valle.