FIORENTINA, quando gli stipendi diventano un problema
Rigore ed inflessibilità per quanto riguarda gli stipendi dei giocatori, con tetto ingaggi fissato ad 1 Milione e 500mila Euro e molto denaro da spendere sul mercato. La famiglia Della Valle investirà probabilmente, come di consueto, una cifra importante nel mercato estivo. Altra liquidità arriverà dalla cessione di Toni, 20 Milioni circa, da quella probabile di Bojinov e da altre operazioni di mercato in uscita. Kroldrup è sulla lista dei partenti, Reginaldo e Gobbi possono essere usati come pedine di scambio. Lupatelli e Dainelli si svincoleranno a meno di sorprese a fine stagione e Blasi non dovrebbe essere riscattato dalla Juventus.
Soldi, quindi. Molti soldi da spendere per rinforzare la Fiorentina, per garantire a Prandelli le pedine necessarie far fare il salto di qualità alla squadra gigliata. Arriverà un sostituto di Toni, forse una chioccia per Pazzini, come Lucarelli, forse uno straniero rampante, come Pavone, o un attaccante di spessore, come Suazo. Approderanno con tutta probabilità a Firenze anche un difensore con esperienza internazionale, un'altra pedina, forse due, che diano fiato ai titolari della retroguardia gigliata, un centrocampista che sappia fare legna e che reimposti il gioco con la stessa facilità ed un esterno che crei la superiorità numerica sulla destra, che sia pericoloso sotto porta e che magari incanti il pubblico gigliato a suon di giocate d'autore. Ma arriveranno davvero oppure no? Bastano i soldi per i cartellini o c’è dell’altro?
Dicevamo del salto di qualità. Questo l'obiettivo che si è prefissata la Fiorentina, da qui al 2010, passo dopo passo. C'è da chiedersi come, a questo punto. Mantenere un monte stipendi, riuscire a tenere il bilancio più o meno in attivo, sono obiettivi più che encomiabili. Ma che stonano con l'andamento del calcio moderno, sempre più infarcito di cifre esorbitanti ed ingaggi faraonici. Come raggiungere i giocatori di livello internazionale, quali Quaresma, Pepe, Adriano, quando ci sarà sempre l'Inter o il Chelsea di turno dietro l'angolo col portafoglio gonfio di soldi ad offrire stipendi da sogno ai calciatori?
Come riuscire dunque a diventare definitivamente una grande? Corvino si adopra per portare in riva all'Arno giovani dalle grandi speranze, a fare affari come quelli di Toni. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, nessuno è infallibile, neanche il ds pugliese, che pure è uno dei migliori nel suo campo. Per crescere una volta per tutte, servono anche giocatori fatti, con esperienza internazionale. Serve crescere un Kuzmanovic alle spalle di un Maniche, un Lupoli sotto l'ala protettiva di un Quaresma, un Ranocchia o chi per lui guidato da un Pepe o da un Luisao. Ma finché le cifre e le condizioni imposte da club e agenti resteranno queste, sarà dura riuscire a fare quel passo tanto breve quanto ostico.