DESTINI CHE SI UNISCONO

05.04.2011 00:45 di  Marco Gori   vedi letture
DESTINI CHE SI UNISCONO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Non solo due tifoserie unite da uno storico gemellaggio, ma anche due gloriosi club che, con le debite proporzioni, sia in un senso che in un altro, non riescono a rivivere i fasti di un tempo. Parliamo ovviamente di Fiorentina e Torino. Cosa c’entra questo col mercato, direte voi? Bene, leggetevi questi passaggi tratti dall’intervista concessa ieri a Tuttosport dal Prof. Aldo Grasso, tifoso granata D.O.C.: Cairo spesso afferma di aver messo tanti denari nel Torino ed è così: ma che cosa è stato costruito?... Io nutro grande simpatia nei confronti di Petrachi, però sentirlo parlare, rappresentando il Torino, venerdì contro il Grosseto, mi ha fatto pensare: 'la comunicazione non è il suo forte e non dovrebbe nemmeno essere lui a svolgere quel tipo di mansioni'. E' il direttore sportivo, dovrebbe cercare giocatori. Serve un direttore generale. La nostra è una società di bravi ragazzi, ma manca la figura giusta. Uno alla Zaccarelli.. Non vi sembra di rivivere un ambiente molto familiare? Per carità, tra Cairo e Della Valle, con tutto il rispetto per l’editore piemontese, siamo contenti di essere in mano al secondo. Ma quei soldi spesi sì, ma un po’ a vanvera –tanto che la gente spesso non lo capisce-, il direttore sportivo che dovrebbe fare il direttore sportivo, la mancanza di una figura che sia un uomo di calcio ma anche un simbolo della tifoseria..Via, non diteci che le somiglianze tra la Torino granata e la Firenze viola non ci sono.

Per fortuna sulle rive dell’Arno ci siamo risparmiati lo spettacolo indecoroso di vedere un allenatore esonerato e poi richiamato ed un altro ingiustamente umiliato. E di questo buon senso siamo grati a tutta la società, Corvino in primis. Però, proprio di questo buon senso, è bene che qualcuno non ne approfitti troppo. A Mihajlovic pare non siano piaciute le parole di Mario Cognigni, il quale, dopo il pareggio di Cesena, ha dichiarato che la posizione in classifica attualmente occupata dai viola è quella che la squadra si merita. Ancora non sappiamo quale sia stata la reazione del tecnico serbo a quanto dichiarato poche ore fa da Sandro Mencucci, secondo il quale pareggiare in un certo modo “è da polli”. A noi piacerebbe più che altro capire se quelle di coloro che al momento ricoprono i più alti incarichi della società sono reazioni a caldo o segnali provenienti da chi a loro è molto vicino. Per il momento le rispettiamo e le condividiamo. Se poi avranno un seguito, lo sapremo a breve. L’importante, e qui torniamo all’esempio di Torino, dove fino ad una settimana fa si è consumata una vera e propria guerra tra squadra e dirigenza, è che ognuno rispetti i propri ruoli, il che significa accettare ogni tanto anche qualche rimbrotto: ubi maior minor cessat…