CI SIAMO?
Mentre i primi tifosi si avviano verso il “Franchi”, tra coloro per i quali il calcio è anche e soprattutto un lavoro, cresce l’attesa per quello che dirà Andrea Della Valle. Come è stato sottolineato da più parti, da lui non ci si attende infatti solo il fatidico annuncio del ritorno alla presidenza, ma, soprattutto, le indicazioni su quello che sarà il nuovo progetto-Fiorentina, anche se in seno alla società viola si insiste sul fatto che nessun ciclo si è chiuso. Quello che teniamo ancora una volta a sottolineare è che l’attuale azionista di riferimento della Fiorentina non è solo colui che –per più che ovvie ragioni- può delineare le linee guida per la prossima o le prossime stagioni, ma anche l’unica persona in grado di applicarle. Siamo grati a Pantaleo Corvino che per anni è stato il vero e proprio factotum della Fiorentina, ma questa situazione non può durare per sempre. Perché oltre ad essere ingiusta nei confronti dello stesso ds viola è soprattutto dannosa per la Fiorentina. Chi deve occuparsi del mercato, e tutto fa pensare che sarà ancora Corvino a farlo, non può, per ovvi motivi, tenere atteggiamenti improntati alla chiarezza. Ed è giusto e normale che sia così. Sarebbe come chiedere al capo dei Servizi Segreti di fare il portavoce della Presidenza del Consiglio. E la chiarezza è ciò che è mancato in questi anni di più alla Fiorentina, e, lo sottolineiamo con decisione, non per cattiva fede ma per un po’ di leggerezza organizzativa.
E, più in generale, questo mischiarsi dei ruoli, ha portato a situazioni difficili da risolvere. Sentiamo dire che Montolivo potrebbe rinnovare e restare, ma onestamente ci accontenteremmo anche di una cessione a condizioni non troppo svantaggiose per la Fiorentina. Abbiamo sentito addirittura sostenere che se proprio si voleva far partire Santana sarebbe stato opportuno farlo prima rinnovare: considerazione giusta in linea di principio ma ipotesi del tutto irrealistica per chi vive un minimo il calciomercato. Con questo bagaglio di difficili casi da risolvere la Fiorentina si avvia a chiudere una stagione e ad aprirne un’altra, tanto per restare nel breve-medio periodo. E per farlo nel migliore dei modi occorre un presidente. Perché situazioni come quelle che abbiamo appena descritto solo un presidente può risolverle. Abbiamo detto che non invidiamo il magnate americano DiBenedetto e che ci sentiamo fortunati vedendo cosa sta accadendo in casa dei nostri fratelli granata. Aggiungiamo anche che non speriamo nemmeno in un presidente onnipresente come Zamparini. Noi vogliamo solo Della Valle. Ma il Della Valle che abbiamo conosciuto fino a due anni orsono.